Sono passati quattro anni dal primo EP intitolato "
Creepyville" ed ecco tornare con un altro EP i lombardi
Alkemy, quartetto alle prese con il suo deathcore stavolta pubblicati dalla valdostana
Ad Noctem Records.
Rispetto alla prova precedente la lineup è cambiata per il 50%, con gli ingressi di
Vitali Mats alla voce e
Luca Alghisi al basso e la qualità del nuovo "The Ascension", complici anche gli anni di maturazione, è divenuta costante ed elevata.
La componente death metal risiede pressochè unicamente nella parte vocale, estrema ed eclettica, mentre musicalmente parlando siamo in pieni territori djent/metalcore, territori che spesso oggi vengono chiamati curiosamente progressive, solo perchè di fronte di qualche contaminazione elettronica o tappeti di tastiere - perlopiù in sottofondo - che contribuiscono non poco alla resa finale della proposta degli Alkemy.
Un EP questo "The Ascension" che potrebbe tranquillamente essere un full length dati i sei brani proposti per 26 minuti di musica e per la completezza della stessa, fatta di riff efficaci, di cambi di tempo, di aggressione mista ad inquietanti pause, come nella bella "
After Midnight" o nella successiva "
Desecrating March" in cui i nostri dimostrano che potrebbero tranquillamente cimentarsi anche in territori meno estremi al pari del vocalist davvero a suo agio anche con le clean vocals.
Da segnalare l'eccellente resa sonora, ottenuta presso i The Grid Europe di Pistoia con
Jonathan Mazzeo alla console, per un album che presenta due sfaccettature di un sound in cui gli Alkemy si trovano a perfezione ma che forse in quella più contaminata e meno "canonica", racchiusa maggiormente nella seconda metà del lavoro, riescono ad esprimersi con maggiore libertà, osando ancora di più e dando sfogo al loro estro ed alla loro fantasia.
Ne sentiremo riparlare.
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