Il nuovo lavoro di
Alberto Rigoni esce a pochi mesi di distanza da
“Songs For Souls”, toccante tributo al padre recentemente scomparso.
Il breve
“Grains Of Sand”, partorito in collaborazione con
Michael Manring, recupera in parte le sonorità più consone al bassista, sempre a cavallo tra fusion e sperimentazioni progressive (
“Orphaned Land”). Gli ospiti al basso sono un valore aggiunto in grado di impreziosire episodi del calibro della lisergica titletrack, con il riconoscibilissimo
Billy Sheehan,
“Seven” (che ha più di un debito nei confronti degli
Aristocrats) o la conclusiva e sognante
“Angels”, con il leggendario
Stu Hamm.
Le sfumature pop di
“Bass Lullaby” contrastano con l’attitudine nervosa e ipnotica di
“Parallels” e
“InstruMind”, mentre il funk rock di
“Carpathia” prelude all'essenziale
“No Escape”, dove il vero protagonista è il fenomenale batterista
Mark Zonder.
Sempre stimolante.
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