Dopo solo un anno dal precedente Ep, che aveva lasciato i fan della band del Colorado a bocca aperta per la sua scelta di andare oltre al metal estremo proponendo un disco totalmente ambient, ma questo ritorno discografico farà la felicità di molti che li avevano conosciuti in precedenza quando facevano metal estremo.
Con questo maxi singolo, perché dura quasi venti minuti, il quartetto torna alle origini ma non sconfessando del tutto la voglia di sperimentare.
Perché, se nella prima traccia, ovvero il Lato A del vinile (dato che è questo l’unico formato in commercio di questa uscita) è un bel brano di death tecnico dove la sezione ritmica è compatta, con riffing old school ma che a metà del brano aprono alla melodia con voci pulite e un solo stupendo, con la titletrack si fa una mezza virata.
Il brano che da il titolo al tutto, è una strumentale dove l’ambient si fonde con atmosfere prog che sarebbero potute piacere ai
Pink Floyd; arpeggi ossessivi, climax spaziale dato dal tappeto di tastiere, tempi lenti, dilatati e quel riff di chitarra acuto e drammatico.
Buon antipasto in attesa della uscita in full quando verrà il momento; per ora mi accontento, ma…aspetto il piatto forte sui bastioni di Orione.
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