Sono tornati!
Ci sono voluti 11 anni ma sono tornati.
Più di un decennio nel quale non ho mai dimenticato il piacere che "My Darkness", "Deadlight" o l'ultimo "Rise of the Phoenix" hanno portato alla mia anima durante il loro ascolto ("Unbreakable", "My Darkness", "Pitch Black Universe" fanno tuttora parte inamovibile della mia playlist da corsa).
Il genio - e se mi seguite di tanto in tanto nei miei sproloqui conoscete la mia ammirazione per lui - di Tuomas Saukkonen con "Stormbringers" ha riportato alla luce i Before the Dawn regalandomi/ci un'altra gioia in questo fausto 2023.

Ed in un attimo ha riannodato i fili di una storia lasciata in sospeso nel 2013.
Quanto ci è voluto?
Niente (per lui).
Ha richiamato i sodali Juho Räihä e Pyry Hanski, reclutato il giovane talentuoso cantante Paavo Laapotti, e fatto quanto gli riesce meglio: creare musica.
"Stormbringers" è esattamente quanto un fan si aspetta dai BTD: un concentrato di brani nei quali gli Amorphis più "ariosi", le partiture degli In Vain ed un fugace tocco di aggressività costituiscono un mix irresistibile.
Le alternanze tra le harsh vocals di Tuomas e l'ugola critallina di Paavo, le tessiture di synth, i passaggi di testimone tra aperture acustiche e riffing serrato sono il marchio di fabbrica della casa e costituiscono l'ossatura portante di 9 brani senza cadute di tensione.

Ho sempre considerato i BTD la band in cui Saukkonen dava libero sfogo alla sua capacità creativa senza essere troppo vincolato da "clichè" prestabiliti: se dai Wolfheart ci si aspetta oscurità ed aggressività e dai Dawn of Solace malinconica melodia i BTD riescono sempre a stupire.
Punto di forza, come sempre, sono le canzoni che hanno la prerogativa di restare immediatemente in testa pur non essendo banali o ruffiane: il songwriting di Saukkonen (in coppia con Laapotti) è come d'abitudine di alto livello, ennesima testimonianza della grandezza di questo artista.
Cosa dire ancora?
Niente che aggiunga qualcosa di non detto e quindi:
BENTORNATI!

Before the Dawn - "The Dark"