Gli
Elitist sono un gruppo danese dedito al death metal, costituitosi nel 2018 a Copenaghen, da attuali ed ex membri di gruppi underground come
Piss Vortex,
Dysgnostic e
Uxdxs.
Giungono oggi, a fine 2023, al loro LP di debutto:
“A Mirage of Grandeur”, tramite l'etichetta
Indisciplinarian.
Il debut dei danesi è un prodotto davvero estremo, in esso vi è contenuto un brutal death molto tecnico – sulla scia di gruppi quali
Gorguts in primis,
Hate Eternal, ma anche
Immolation e simili – , caratterizzato da riffs velocissimi e contorti, tempi schizoidi a tratti ripetitivi, che mi riportano alla mente alcuni brani meno sperimentali di
“Obscura”(1998) dei canadesi (per esempio in
“Onslaught of Irrelevance”), su cui si inseriscono, con una certa “urgenza” caratteristica, delle violentissime partiture grind, ricalcando un po’ le orme di formazioni come
Napalm Death, Cattle Decapitation,
Exhumed, ecc.ecc., con tanto di classica alternanza di vocals in growl e scream. Vi troviamo anche i classici assoli al fulmicotone, che nonostante la furia esecutiva, denotano talvolta un certo retrogusto melodico. I quattro danesi in ogni caso non disdegnano anche momenti più cadenzati e atmosfere paludose, come per esempio quelle udibili in
“Sustaining Collapse”, spezzando così la possibile monotonia di una proposta tutta improntata su velocità e irruenza, richiamando alla memoria le parti doom dei maestri di New York
Incantation.
Il sound generale è piuttosto grezzo, risultato ottenuto grazie ad una produzione, ad opera di
Lars Mayland, decisamente asciutta e dal gusto retrò, ma al tempo stesso ben calibrata e godibile in tutte le sue sfaccettature .
A livelo Tematico,
“ A Mirage of Grandeur” è una critica feroce dell’elitarismo sociale, politico e del sentimento di superiorità culturale. Citando le parole della band stessa:
“È tesi centrale dell’album che la sconfinata arroganza e il disprezzo per coloro che vengono percepiti come inferiori sono consueti tra chi, pieno di sé, prende le decisioni e tra i guardiani del nostro tempo. Pertanto,
“A Mirage of Grandeur” è dedicato a coloro che sono completamente convinti della propria magnificenza e quindi non hanno nulla da riservare per gli immeritevoli; quelli che credono che il loro status li renda intoccabili; coloro che preferirebbero semplicemente alzare le spalle di fronte alle catastrofi imminenti che affliggono l’umanità. Questo album è per te.”
Ricapitolando, possiamo affermare che quello degli
Elitist sia un buon esordio discografico, di livello medio, se rapportato agli standard del genere, e molto ancorato ai suoi classici stilemi; mostrante un gruppo solido e con tutte le credenziali per poter crescere e personalizzare ulteriormente la propria musica.
Recensione a cura di
DiX88
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