A distanza di due anni da “Inner Wastelands”, disco di discreto successo che fu votato anche come album del mese in diverse testate giornalitiche, tornano i Dakrua, convincente band di gothic metal caratterizzata da un doppio cantato, molto vicina a realtà come Theatre Of Tragedy, primi Lacuna Coil, Anatehma e Opeth. Rispetto al predecessore, “Shifting Realities” risulta godere di strutture decisamente più snelle e dirette, a tratti quasi rock, risultando in questo modo un prodotto più “easy” e nello stesso tempo più maturo. L’eccellente preparazione tecnica della band, con la performance vocale di Eva Rondinelli sugli scudi, traspare per tutta la durata del lavoro, impreziosito da un’impeccabile produzione conseguita agli Outer Sound Studios (Novembre, Stormlord, VII Arcano etc…) da Giuseppe Orlando. Degni di nota anche gli ottimi arrangiamenti, specialmente per quanto riguarda le parti di tastiera, ora sognanti e delicate, ora quasi epiche, e l’innegabile feeling che il quintetto è in grado di esprimere in fase compositiva. Purtroppo la proposta dei Dakrua, sulla lunga distanza, potrebbe risultare vagamente monotona ed eccessivamente derivativa; ciò non toglie che, nel corso del disco, si possano ascoltare intuizione e soluzioni sonore originali ed alquanto interessanti. Un disco che di certo farà la felicità di chiunque sia alla ricerca delle sonorità caratteristiche delle band sopra citate; un lavoro che resta comunque degno di un ascolto per il resto del pubblico.
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