I tedeschi
Extinct nel circuito underground dall'ormai lontano 2003, ma con all'attivo soltanto un demo nel 2008, un full-length nel 2013,
"Pain Palace", e l'EP del 2021
"Downward Spiral", tornano in pista a primavera 2024 rilasciando il loro secondo lavoro lungo:
"Incitement of Violence", sotto l'egida della
MDD Records.
Gli
Extinct ci scagliano in faccia 12 brani - per un totale di appena 40 minuti - di Thrash Metal dai forti connotati Hardcore e dalla presa immediata, sulla scia del movimento del Crossover Thrash portato in auge negli anni '80 da formazioni seminali come
S.O.D.,
D.R.I.,
Suicidal Tendencies e
Nuclear Assault; ve ne sarebbero molte altre da nominare, tuttavia mi limito a queste poiché mi sembrano quelle più affini agli
Extinct.
Un Thrash Metal diretto senza tanti fronzoli dove non si ricercano soluzioni stilistiche né al passo con i tempi, né eccessivamente astruse; tuttavia ben suonato, ovvero tecnicamente ineccepibile e con la giusta dose di mordente. Strutture non raffinate ma non così rozze come ci si potrebbe aspettare da quanto appena scritto. I tedeschi inseriscono anche svariate finezze proprie del Thrash Metal più evoluto, smorzando parzialmente la rozza irruenza dell'Hardcore. E sebbene nei limiti di una proposta immediata, ciò si esprime con forza tramite il guitarwork della coppia d'asce
Dennis/Leda, che non disdegna inserti e soli melodici interessanti, oltreché trame ritmiche più intricate, ben seguite da fills e incastri al cardiopalmo da parte del "pellaio"
Schulzi; il quale fa sfoggio di blast beats tipicamente appartenenti alla scuola Hardcore ottantiana; e di tanto intanto si aggiungono alla miscela anche sporadici growl urlati da
Helge (la
"Title-track" ne è un esempio).
È un Crossover Thrash fortemente ancorato alla tradizione, bensì riadattato ai nostri tempi grazie ad una produzione molto nitida, e tuttavia piuttosto veritiera. Anche se forse un pizzico di sporcizia sonora in più avrebbe giovato.
"Incitement of Violence" è un buon disco, tuttavia risente leggermente di una certa carenza di particolarità distintive che possano favorire la memorizzazione delle tracce; e probabilmente un pizzico di cattiveria e di follia in più non avrebbero guastato, dato il titolo e la tipologia di prodotto. Una pecca di non poco conto.
In ogni caso è un LP più che godibile, e adatto per il fan della vecchia guardia che voglia divertirsi, senza troppe pretese, uscendo dal sentiero dei propri autori abituali.
Highlights::
"Annihilation by Words";
"Incitement of Violence".
Recensione a cura di
DiX88
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