Spere è una formazione tedesca dedita al Viking/Pagan metal dai tratti Black, fondata nel 2023 da membri delle note formazioni
Horn (di cui ho trattato qualche mese fa) e
Halphas.
Il progetto è un duo composto da
Niklas (chitarra, voce), alias
Nerrath negli Horn, e
Tempestas (batteria).
La loro musica, procedendo per sommi capi, si caratterizza per un sound atmosferico e moderatamente dinamico, con strutture ritmiche energiche e arpeggi sinistri e misteriosi, resi potenti da effetti stratificati di chitarra e batteria.
I due "ragazzi", inoltre, adottano un'estetica visiva che richiama elementi antichi, come lampade a olio, candele e manufatti metallici.
Il loro album di debutto,
"Eight - Led to the Beam", in uscita il 6 dicembre 2024 tramite la
Northern Silence Productions, narra la storia di otto personaggi immaginari che affrontano la propria obsolescenza e il declino. Ogni traccia esplora le vite e i destini di queste figure, incarnazioni di volontà, fede ed energia, con un approccio narrativo intenso e oscuro.
Sul fronte concettuale e compositivo vi sono indubbi riferimenti agli Horn, benché in una chiave senz'altro meno tetra, e legata in misura minore alla fiamma nera (dimensione che comunque sia resta presente). Abbiamo a che fare con strutture affini ai connazionali
Falkenbach, o ai norvegesi
Einherjer e
Helheim (quest'ultimi solo per alcuni aspetti ritualistici), o i più noti
Moonsorrow.
È un LP ammantato da uno spettro sonoro gelido e mistico, snodantesi tra armonie solenni e cori sacrali – solo con sporadicità contraddistinto da liriche "barbaramente" sgraziate e caciarone – che si inframezzano con linee più cattive di matrice Death (Amon Amarth).
Si tratta sicuramente di un'opera ricercata che si intende di ricreare situazioni ascetiche, tipiche dei più ancestrali rituali e culti pagani. Dove trovano respiro perfino alcune soluzioni più distese e sospensive, con un certo uso interessante delle percussioni – seppur più elementare – che potrebbe richiamare agli irlandesi
Primordial.
"Eight - Led to the Beam" è un disco che non osa andare al di là dei maestri… Tuttavia ha carisma, eleganza e una linea epica marcata che, congiunti, lo innalzano a qualcosa di più di un semplice "divertissement".
Recensione a cura di
DiX88
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