Spere - Eight - led to the beam

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2024
Durata:41 min.
Etichetta:Northern Silence Productions
Distribuzione:Against PR

Tracklist

  1. KEVALIER (INTRO)
  2. KEVALIER
  3. CHARBURNER
  4. MEDIKUS
  5. KRIER
  6. NAWIGATOR
  7. KOMBATANT (INTRO)
  8. KOMBATANT
  9. BEARER
  10. KRAFTER

Line up

  • Niklas (Nerrath): Guitars, vocals
  • Tempestas: Drums

Voto medio utenti

Spere è una formazione tedesca dedita al Viking/Pagan metal dai tratti Black, fondata nel 2023 da membri delle note formazioni Horn (di cui ho trattato qualche mese fa) e Halphas.
Il progetto è un duo composto da Niklas (chitarra, voce), alias Nerrath negli Horn, e Tempestas (batteria).
La loro musica, procedendo per sommi capi, si caratterizza per un sound atmosferico e moderatamente dinamico, con strutture ritmiche energiche e arpeggi sinistri e misteriosi, resi potenti da effetti stratificati di chitarra e batteria.
I due "ragazzi", inoltre, adottano un'estetica visiva che richiama elementi antichi, come lampade a olio, candele e manufatti metallici.

Il loro album di debutto, "Eight - Led to the Beam", in uscita il 6 dicembre 2024 tramite la Northern Silence Productions, narra la storia di otto personaggi immaginari che affrontano la propria obsolescenza e il declino. Ogni traccia esplora le vite e i destini di queste figure, incarnazioni di volontà, fede ed energia, con un approccio narrativo intenso e oscuro.
Sul fronte concettuale e compositivo vi sono indubbi riferimenti agli Horn, benché in una chiave senz'altro meno tetra, e legata in misura minore alla fiamma nera (dimensione che comunque sia resta presente). Abbiamo a che fare con strutture affini ai connazionali Falkenbach, o ai norvegesi Einherjer e Helheim (quest'ultimi solo per alcuni aspetti ritualistici), o i più noti Moonsorrow.
È un LP ammantato da uno spettro sonoro gelido e mistico, snodantesi tra armonie solenni e cori sacrali – solo con sporadicità contraddistinto da liriche "barbaramente" sgraziate e caciarone – che si inframezzano con linee più cattive di matrice Death (Amon Amarth).
Si tratta sicuramente di un'opera ricercata che si intende di ricreare situazioni ascetiche, tipiche dei più ancestrali rituali e culti pagani. Dove trovano respiro perfino alcune soluzioni più distese e sospensive, con un certo uso interessante delle percussioni – seppur più elementare – che potrebbe richiamare agli irlandesi Primordial.

"Eight - Led to the Beam" è un disco che non osa andare al di là dei maestri… Tuttavia ha carisma, eleganza e una linea epica marcata che, congiunti, lo innalzano a qualcosa di più di un semplice "divertissement".
Recensione a cura di DiX88

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