Nel breve volgere di un anno e mezzo, gli Headless dimostrano di saperci fare. Il quartetto di Brindisi, formato da Alessandro Liuzzi ( chitarre ), Daniele Marchionna ( batteria ), Francesco Marchionna ( basso e voce ) e Gianni Sirena ( chitarre ), sciorina un letale brutal death di stampo floridiano, con nomi tutelari come Suffocation e Deicide in bella mostra, ampiamente convincente, seppur debitore della scena americana. Il genere proposto non è mai stato campo per sperimentazioni o evoluzioni, quindi i margini dentro i quali giostrare sono i soliti. Growling profondissimo, praticamente identico per tutte le canzoni, drumming tiratissimo supportato da un basso sporco e roboante, e chitarre indemoniate, atte a costruire monolitiche pareti contro le quali scagliare le nostre speranze; vie d'uscita non esistono, il brutal death degli Headless, nonostante un dinamismo da encomiare, è di quelli che non perdonano. Soffocare dentro le spirale dei due chitarristi è praticamente una formalità, mentre svitarsi la testa con un headbanging sfrenato, che non può competere con il pestare bastardo di Daniele, sarà una consuetudine. Nota di merito per l'inserimento di solos molto belli, che sferzano leggermente l'aria asfittica che impregna mortalmente tutto il disco ( esempio più calzante, la conclusiva " Well Disposed To Kill ". Come primo passo non c'è niente da dire, il dischetto è ben fatto e pure ben autoprodotto, quindi per tutti gli amanti del brutal death più torrido, " Blood Desire " è di fatto un acquisto obbligato. Promossi senza ripensamenti.
Contatti: www.myspace.com/headlessband
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