Exterior Palnet è una Black metal band formatasi a Zagabria, Croazia, attiva dal 2017. Il gruppo è composto da Eligos alla batteria, Bruno Čavara alla chitarra e al basso, Knez Svitogor alle tastiere e Tomislav Hrastovec alla voce.
Nel dicembre 2017, hanno pubblicato il loro album di debutto intitolato "Dorsia"; mentre a inizio 2025 rilasciano, in maniera indipendente, la loro seconda opera: "Haragma II".

La loro arte estrema è caratterizzata da temi esoterici, mistici e di fantascienza, a cui si associano sonorità di matrice Dissonant sulla scia degli statunitensi Krallice (probabilmente l'influenza più forte) e dei francesi Deathspell Omega.
Una proposta davvero intransigente e vocata al nichilismo sonoro quella dei croati, i quali non levano mai il piede dall'acceleratore, o quasi; bensì non limitandosi a seguire il solito tempo senza soluzioni di continuità, ma con molteplici cambi di ritmo – di frequente raffinati e con delle poliritmie quasi jazzistiche –, suite composte da patterns ripetuti che si intrecciano tra loro e una grandissima spinta Hardcore che risulta ravvisabile soprattutto nelle vocals; somiglianti a quelle tipiche della prima ondata del Black, benché più estremizzate e urlate, dove, talvolta, sembra di udire perfino qualche eco della scuola Black islandese.
"Haragma II" è un lavoro che poco spazio lascia alle atmosfere, contraddistinto da un tasso tecnico piuttosto elevato ma che non si disperde in arrangiamenti incomprensibili, conservando una discreta linearità e, soprattutto, non scadendo nella classica assenza di sentimento che a volte si ravvisa in prodotti di questo tipo. Si avverte che gli Exterior Palnet credono in ciò che suonano e, non a caso, riescono a infondere un forte pathos alla loro opera, donando un taglio a tale materia nera che si presenta come una coalescenza di movimenti schizofrenici, spinte epiche, situazioni allucinate e psichedeliche, tratti mistici dal mood sci-fi, e un certo quid di melodie e armonizzazioni realmente interessanti – tutto questo avvolto da una produzione estremamente raw, vecchia maniera e con uno spiccato feeling analogico: ben lontana dalle effettistiche delle attuali releases di stampo Dissonant.

"Haragma II", a mio avviso, pur non delineando propriamente qualcosa di nuovo – configurandosi come un'evoluzione del suo buon predecessore – riesce a riproporre quel tessuto Avantgarde black che tanto grandi ha reso le formazioni da noi menzionate a inizio articolo (e non solo); e per giunta, con una propria personalità unita ad una buona dose di sperimentazioni non esattamente comuni.
Sicuramente non un disco adatto a tutti… A me è piaciuto moltissimo, spero sarà altrettanto per voi.
Da parte mia supporto totale.