Il progetto turco-tedesco
Imah Tarikat, guidato da
Ruhsuz Cellât, torna in questi giorni di fine giugno 2025 con il suo quarto full-length, rilasciato sotto l'egida della
Prophecy Productions:
"Confessing Darkness".
Con
"Confessing Darkness" prosegue la miscela di Black Metal dalle tinte Hardcore/Crust degli esordi, qui resa più fruibile da numerose aperture melodiche che, in alcuni momenti, richiamano persino echi di Heavy classico. Questa componente melodica risulta forse più marcata rispetto al passato: si confronti, ad esempio, con
"Sternenberster" (2020), album che si muoveva su territori ben più duri e gelidi.
L'opera è ben congegnata e vanta un songwriting solido. Non mancano, come già in alcune uscite precedenti, rimandi alla scuola finlandese e islandese – note, soprattutto la prima, per una certa vena Hardcore – anche se, durante l’ascolto, i primi a venirmi in mente sono stati gli svedesi
Martyrdöd, soprattutto per certe innervazioni melodiche affini.
Tuttavia, in questa nuova uscita si avverte una certa perdita di taluni spunti geniali presenti nei lavori precedenti: le melodie, pur ben costruite, risultano talvolta eccessivamente accessibili, togliendo mordente a diversi passaggi. Un peccato, perché il gruppo ha già dimostrato, sia in termini compositivi che di impatto sonoro, di poter ambire a risultati ben più audaci.
In ogni caso,
"Confessing Darkness" resta un prodotto di alto livello.
Acquisto consigliato.
Recensione a cura di
DiX88
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