In corsa sin dal lontano 1987 (nonostante siano stati sciolti per svariati anni), i
Cancerbero sono una formazione death metal cilena con all’attivo tre full-length. Il loro nuovo album,
“Sempiternal Decay”, pubblicato nel luglio 2025, sotto l'egida della
Memento Mori, rappresenta un ulteriore passo verso una proposta ancora più old school, sia per produzione che per stile.
Rispetto al precedente lavoro, questo disco suona più crudo e diretto, ancorandosi alle radici più autentiche del genere. Il death metal proposto dai
Cancerbero si rifà esplicitamente alle prime release dei
Death di
Chuck Schuldiner — in particolare
“Leprosy” (1988) e l’esordio
“Scream Bloody Gore”(1987) — così come a quel proto-death dalle forti venature thrash che ha nei
Possessed e nei
Sarcófago due riferimenti imprescindibili.
A questi elementi si aggiunge una produzione volutamente lo-fi, che richiama le atmosfere malsane e rallentate della scuola finlandese: primi
Convulse,
Funebre, o i più recenti
Krypts. Non mancano anche suggestioni che potrebbero far pensare agli statunitensi
Rottrevore: groove soffocanti, sezioni quasi doom, alternati a blast beat mai confusi ma sempre intensi, costruiti con una logica serrata e selvaggia.
Il disco riesce a bilanciare potenza brutale e cambi dinamici ben strutturati, recuperando anche certe influenze thrash nei riff e nei soli, a tratti riconducibili agli
Slayer o a linee meno dissonanti e più melodiche, tutto però ben radicato in una visione cavernosa e funerea.
“Sempiternal Decay” è un album ruvido e sferzante, opprimente, viscerale, pensato per chi cerca l’old school autentico, senza trigger, senza effettistica digitale o qualsiasi altro tipo di orpello: zero compromessi.
Una delle uscite più sincere e feroci di questa estate 2025, che saprà parlare a chi considera il death metal ancora un affare di sudore, sangue e cantine umide.
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