Angelzoom rappresenta una delle uscite più delicate, eteree, fini e spirituali di questo momento. Con un sound spogliato quasi completamente da strumenti a fusto (ad eccetto del singolo ‘Fairyland’ ed dei timpani che non disdegnano la comparsa in qua ed in la) e di chitarre elettriche, la creatura partorita dalla meravigliosa voce della bella Claudia Uhle (senza contarne la bravura al piano/organo ed alle tastiere), dagli archi e dalle corde degli ospiti di turno (vedi il fondamentale supporto dei finnici Apocalyptica), questa one woman band tedesca si posiziona subito in zona calda nell’Olimpo del genere. La musa ispiratrice di Claudia è senz’altro l’inconfondibile ed inimitabile Enya, senza ombra di dubbio (innegabile non sentirne le influenze), ma, rispetto alla grandissima artista irlandese, la nostra signorina tedesca compie un viaggio attraverso sonorità meno arzigogolate e meno New Age, se vogliamo più dirette e facili da assumere, pur mantenendone il classico trade mark romantico. Con le radici ancorate più verso una zona oscura, dark e sensuale, ricca di misticismo e di enigmi e di armonie decadenti, in grado di sposarsi con sonorità più Pop, Angelzoom propone una dolcissima ed accuratissima colonna sonora dei sogni, candida ed ammaliante come la splendida copertina del dischetto. Ad essere troppo sinceri, il dischetto è comunque abbastanza lunghetto nell’ascolto tutto d’un fiato (comunque sia 54 minuti di Dark Ambient non sono pochi da digerire), ma non si può non rimanere impietriti di fronte alla magnifica apertura di ‘Turn The Sky’, ove il sogno inizia attraverso cieli tersi e verdi frasche ben presto ammantati dalla foschia del mattino, oppure da ‘Back In The Moment’, molto vicina ad una song Soft Electro Pop ’80 sull’ombra dei Depeche Mode ma accentata di una notevole epicità… ombra che però ritorna e si materializza prepotentemente nella song più bella di tutto il dischetto, ovvero la cover di ‘Blasphemous Roumors’, qui presentata in una versione che ti arriva dentro rivoltandoti come un calzino, rivoltandoti le budella, sospendendo il tempo, rallentandolo fino al limite del collasso. Splendide anche le altre due cover, ovvero ‘Crawling’ dei Linkin’ Park ed ‘Into My Arms’ di Deine Lakaien, senza dimenticare, comunque, l’alta bontà delle composizioni originali, compresa la bouns track di ‘Peace Of Mind’, canzone inserita nella soundtrack del film ‘Alone In The Dark’. Da ascoltare per sognare, da sognare mentre lo si ascolta: ecco la vera forza di Angelzoom.