Copertina 7,5

Info

Past
Anno di uscita:2005
Durata:61 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. ANOTHER BATTLE
  2. HUNTER'S NIGHT
  3. WISH FOR A MIRACLE
  4. REACH A LITTLE LONGER
  5. COME ALIVE
  6. TRUTH OF OUR TIME
  7. MY OWN WAY
  8. ASK YOU ANYWAY
  9. SILENT RAGE
  10. WHERE HAVE THE ANGELS GONE
  11. UNIVERSE OF LIGHT
  12. THE FORGOTTEN ONES

Line up

  • Russel Allen: vocals
  • Jorn Lande: vocals
  • Magnus Karlsson: guitars, bass, keyboards
  • Jaime Salazar: drums

Voto medio utenti

C'era che si aspettava un epico scontro tra titani... tra dei pachidermi, come quelli presenti sulla copertina di questo album... il tutto però si risolve in una scaramuccia. Tra due grandi interpreti, questo si!
Magnus Karlsson (Last Tribe e Starbreaker) si è preso la responsabilità di realizzare questo progetto, componendo le canzoni, suonando chitarra, basso e tastiere, lasciando a Russell Allen (Symphony X) e Jorn Lande (Masterplan, Ark, Millenium... ) il compito di dividersi le parti vocali, con i due che duettano su ben sei delle 12 canzoni incluse sul disco. E' questo il caso dell'anthemica "Another Battle" che apre il CD, della stupenda "Wish For A Miracle" (con un refrain incredibile ed un guitarwork di classe), delle briose "Come Alive" e "Silent Rage", della maggiormente melodica e con un chorus avvincente) "Truth Of Our Time", ed anche della conclusiva "The Forgotten Ones", dove i toni si fanno malinconici e si affaccia perentoria l'ombra del grande Serpente Bianco.
Ad ogni modo ci si muove sempre su un Hard Rock riconducibile sopratutto agli anni '70, dove Karlsson irrobustisce le melodie tipiche dell'AOR con un guitarwork incisivo, una linea dalla quale non si allontanano nemmeno le altre canzoni, tre pezzi a testa, in cui ognuno dei due cantanti si occupa delle lead vocals. A riguardo, direi che Allen offre le sue prove migliori sull'energica "Hunters Night" e sulla riflessiva "Ask You Anyway", mentre il norvegese Jorn è letteralmente entusiasmante su "My Own Way", dove in alcuni passaggi ricorda parecchio Sting, una canzone nettamente superiore alla pianistica "Reach A Little Longer", cantata sempre da Jorn, sin troppo di maniera.
Due talenti che su "The Battle" sembrano aver optato per un approccio diverso, con un Allen più deciso e grintoso e con Lande che ha invece preferito toni caldi e soluzioni più ricercate e melodiche. Scelte sempre e comunque vincenti.
Se l'umanità si limitasse a scendere sui campi di battaglia in ambito musicale, anche il sottoscritto andrebbe volentieri sul fronte, in prima linea. Purtroppo non è così.
Ma di questo, Karlsson, Allen, Lande e Salazar, non ne possono proprio nulla, anzi qui non ci sono lotte tra primedonne, ma musicisti di qualità che hanno collaborato alla realizzazione di un ottimo disco.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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