Copertina 7

Info

Anno di uscita:2006
Durata:41 min.
Etichetta:Spv
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DEAD ON WHEELS
  2. JACK KNIFE RENDEZVOUS
  3. WASTED TIMES
  4. UNDER THE HAMMER
  5. BLEED FOR MY STRINGS
  6. DUST IS RISING
  7. CONTINENTAL KING
  8. OUT FOR BLOOD
  9. BURNING GLASS
  10. TEN FEET HIGH
  11. WITCH OF DEATH
  12. BIGGER THAN EVER

Line up

  • Max Count Farmer: vocals, guitars
  • Danny Duster: bass
  • Billy Salisbury: guitars
  • Marco Piermattei: drums

Voto medio utenti

Stanchi dell’ultimo stanco album di Lemmy e Soci? Annoiati dall’immobilismo di Ted Nugent? Rimasti tiepidi all’ondata rock scandinava capitanata dagli Hardcore Superstar? Se a tutte queste domande la risposta è rimasta immutata allora la Germania ha qualcosa in serbo per voi.
Secondo genito in casa Dustsucker, e si riparte senza colpo ferire da dove ci eravamo lasciati due annetti orsono con il debutto ‘Rock ‘n’ Roll Sniper’: ritmi incalzanti, voce al vetriolo, scariche adrenaliniche devastanti, melodia, cattiveria, sporcizia, velocità ed un’armatura di metallo fieramente adagiata su uno scheletro di rock, punk, hardcore e quanto di più sulfureo possiate lontanamente immaginare.
E’ un ciclone che assale l’ascoltatore fin dall’iniziale ‘Dead On Wheels’ e non smette un attimo di soffiare il “wall of sound” del quartetto che, tenendo premuto sull’accelleratore e scegliendo intelligentemente la formula dei pezzi incazzati (brevi e determinati), riesce nell’intento di scongiurare la noia, alla lunga spesso dilagante, in questo genere di prodotto.
Buttate pertanto nella pattumiera la vostra copia scaricata illegalmente chissà dove di ‘Kiss Of Death’ dei Motorhead e respirate a pieni polmoni il marasma organizzato di ‘Under The Hammer’ e ‘Out For Blood’, vi troverete reminescenze di vecchio New Wave of British Heavy Metal forgiato a suo tempo da Samson, Heavy Pettin’, Tygers Of Pan Tang, Tank e (diciamolo a bassa voce) degli Iron Maiden formato Paul DiAnno.
Lasciamo pertanto che gli aggettivi e le considerazioni utilizzate per descrivere questo ‘Jack Knife Rendezvous’ scemino soavemente lungo le pendici del vostro amabile cervelletto e preparate la pancia al banchetto riservato per voi da Mr. Farmer e soci.
Tra i fulmini di ‘Burning Glass’ e ‘Dust Is Rising’, le mazzate di ‘Teen Feet High’ e ‘Bleed For My String’, le stilettate di ‘Bigger Than Ever’ e ‘Witch Of Death’ troverete tanto ardore, una copertina “manifesto” e litri e litri di sudore e rock ‘n’ roll.
Recensione a cura di Alessio Minoia

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