A conti fatti questo split non si rivela un progetto particolarmente ben riuscito. E a dirla tutta, già in partenza non è che mi entusiasmasse poi tanto l'idea di ascoltare due gruppi d'estrazione Punk Rock/Hardcore (gli italiani Sun Eats Hours ed i nipponici Nicotine) alle prese con dodici classici della scena Hard Rock & Heavy Metal. Le due formazioni spaziano largamente, passando dai The Cult, Kiss, AC/DC o Motley Crue ai Blind Guardian, Motorhead ed Europe. Unica costante, una prova troppo spesso deficitaria.
Ad uscirne con le ossa meno rotte sono sicuramente i Sun Eats Hours, che fanno un discreto lavoro con le loro versioni di "Rain" dei Cult e di "Enter Sandman" (questa quasi swing), ma sopratutto con un'energica "Kickstart My Heart" dei Motley Crue, mentre non riescono a dare la verve necessaria ad "Ace of Spades" e finiscono con il banalizzare "You Shook Me All Night Long".
I Nicotine si presentano invece con un'accoppiata spiccatamente Power Metal: "Valhalla" (dei Blind Guardian) e "Future World" (Helloween) che mettono subito in risalto le difficoltà che incontreranno il cantante ed il batterista del gruppo. La situazione non migliora poi nemmeno con le canzoni successive, dove oltre ai disagi dei singoli persistono quelli dell’intera formazione, autrice di arrangiamenti agghiaccianti come nel caso di "It's My Life" e "I Was Made for Lovin' You".
Beh, se era una sfida la vincono nettamente i Sun Eats Hours (voto 6,5) sui Nicotine (voto 4,5). E la media non può fare che...
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