Iron Maiden - A Matter of Life and Death

Copertina 3

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2006
Durata:73 min.
Etichetta:EMI
Distribuzione:EMI

Tracklist

  1. DIFFERENT WORLD
  2. THESE COLOURS DON'T RUN
  3. BRIGHTER THAN A THOUSAND SUN
  4. THE PILGRIM
  5. THE LONGEST DAY
  6. OUT OF THE SHADOWS
  7. THE REINCARNATION OF BENJAMIN BREEG
  8. FOR THE GREATER GOOD OF GOD
  9. LORD OF LIGHT
  10. THE LEGACY

Line up

  • Bruce Dickinson: vocals
  • Dave Murray: guitars
  • Adrian Smith: guitars
  • Janick Gers: guitars
  • Steve Harris: bass
  • Nicko McBrain: drums

Voto medio utenti

Come fu per l'ultimo dei Metallica, non ho paura di prendermi gli insulti di fanboys CIECHI e quindi, senza giri di parole, nuntio vobis che il nuovo Iron Maiden fa schifo.
Un disco penoso, scialbo, lento, ridicolo e risibile, chi più ne ha più ne metta, questo album è una vergogna totale, detto da uno a cui già non piaceva "Dance of Death" ma lo reputava quasi decente.
"Brave New World" è stata una parentesi felice tra lo sfacelo iniziato nel 1990 con "No Prayer for the Dying", da allora, perlomeno in studio, gli Iron Maiden non sono più stati gli stessi, anzi, hanno cominciato a partorire album orridi come questo e come "Virtual XI", decisamente brutti come "The X Factor" e "Fear of the Dark", osannato da molti ma zeppo per metà di brani scandalosi, che infatti non ricorda più nessuno.

In definitiva (tanto una recensione descrittiva la potete leggere qualche riga più su...), i fans accaniti se lo possono comprare che tanto anche se Steve Harris registrasse una scurreggia urlerebbero in ogni caso al miracolo.

Tutti gli altri, ovvero chi ha voglia di usare il cervello, avranno ben capito che "A Matter of Life and Death" con i suoi brani iper pallosi è un ottimo sonnifero, ma il Lexotan che si trova in farmacia costa meno e ci mette meno a farvi prendere sonno.
Complimenti per lo scempio, grandi Maiden!
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli
A Matter of Life and Death

xxx

non convince

stesso giudizio di final frontier, disco poco scorrevole, spesso pieno di giri su giri pseudo progressive che lo fanno diventare un macigno... tranne pochi episodi come benjamin bregg, this colours don't run e un'altro paio di brani... i riffi sembrano piu ispirati rispetto al suo successore,ma mal organizzati.

Differente

Un album che si distacca e molto dal 'classico' disco maideniano, che ha lasciato insoddisfatti in molti. Ma d'altronde, una sorta di 'passo falso' (anche se non utilizzerei ancora questo termine con una band di questo calibro) ci può stare. Vediamo i futuri album e sapremo giudicare con certezza..

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 gen 2015 alle 12:39

tre???????? ma è un album che più lo ascolti più è spettacolare..RECENSORE UBRIACO E INCOMPETENTE..

Inserito il 23 giu 2012 alle 11:33

Non sono mai stato un grande fan dei Maiden, forse per questo trovo l'album molto bello.

Inserito il 30 nov 2010 alle 14:19

oggi mi è capitato di ascoltarlo....come sotto bicchiere della birra è utile, ma non di più, le canzoni sono orrende

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