Dopo sette anni di totale silenzio ecco di nuovo in pista i Dante Fox con un album nuovo di zecca: "Under seven skies", il loro terzo lavoro, vede i due membri fondatori Sue Willets e Tim Manford affiancati da nuovi compagni d'avventura come Mike Dagnali, Roman Wieckowski e Mick Hales.
La sostanza rimane comunque immutata: si tratta infatti di un altro centro nella breve ma promettente carriera dei nostri.
"Under seven skies" è un disco di AOR scintillante, di classe purissima, suonato col cuore e ricco di canzoni ora anthemiche, trascinanti e sontuose, come sempre dominate da una prova magistrale di Sue Willets dietro al microfono. Ci sono brani che ti prendono subito al cuore, come l'opener "The last goodbye", o il singolo "Breaking me down", altre ruffiane ed accattivanti, come "Firing guns" o Lucky one's", altre ancora romantiche e delicate ("Goodbye to yesterday"): sfaccettature diverse, ma tutte autentiche gemme di rock melodico, che non hanno proprio nulla da invidiare a nomi più blasonati.
Ciò che sembra azzeccato è proprio la combinazione tra l'impatto delle canzoni e la "facilità" delle melodie: non ci sono momenti di stanca o passaggi prolissi (nemmeno nella conclusiva title track, che scorre via meravigliosamente nonostante la notevole durata) e ogni brano sembra davvero un potenziale hit. Sentitevi "Love tried to find you" e rimarrete conquistati, parola mia!
Abbiamo aspettato sette anni ma ne è valsa la pena: questa band sembra proprio essere pronta per il grande salto...
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