Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2003
Durata:48 min.
Etichetta:Noise
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. DANCE WITH THE DEAD
  2. MENTAL MESSIAH
  3. JOHNNY
  4. APOCALYPTIC DREAMS
  5. FEVER IN THE CITY
  6. BETRAYED
  7. THE LAST HORIZON
  8. NATURE'S WRATH
  9. WASTED
  10. PASSAGE TO THE OTHER SIDE

Line up

  • James Rivera: vocals
  • Jack Frost: guitars
  • Joey Vera: bass
  • Brian Craig: drums

Voto medio utenti

Dopo mille peripezie e disavventure (tra cui la cacciata senza troppi complimenti dai Savatage), torna Jack Frost con i suoi Seven Witches, e lo fa nel migliore dei modi. A circa un anno e mezzo da "Xiled to Infinity and One", ecco uscire questo nuovo disco, che vede una vera e propria rivoluzione nella line-up: al basso dentro a tempo fisso Joey Vera (Armored Saint), che aveva già seguito la band nel tour, mentre al microfono fuori Wade Black e dentro niente meno che James Rivera, storico singer di una delle più geniali, incredibili ma sottovalutate band del metal statunitense: gli Helstar. Proprio il cantato era stato il punto debole del precedente e insipido full-length dei Seven Witches; un Wade Black quasi svogliato non era infatti riuscito a ripetere la prestazione superlativa di "Astronomica", quand'ancora era nei Crimson Glory. L'attesa dunque per questo "Passage to The Other Side" era tanta, e sapevo che quel gran geniaccio di James Rivera non mi avrebbe certo deluso. Così infatti è stato: l'opener "Dance With the Dead" mette subito in chiaro le cose, mostrando una band finalmente compatta e grintosa, che rielabora i dettami dei Judas Priest vestendoli al passo con i tempi e aggiungendo quel tocco di personalità che era mancato nel precedente lavoro. Riascoltare la voce di James Rivera è davvero un piacere, un 'emozione incredibile che contribuisce non poco ad alzare la valutazione globale del disco in questione; "Mental Messiah" o "Apocalyptic Dreams" sono solo due dei tanti ottimi episodi azzeccati di questo album, che si dimostra innumerevoli spanne sopra allo scontato "Xiled to Infinity and One", che alla lunga si era palesato noioso e ripetitivo. Gli ingredienti giusti che portano così in alto questa quarta uscita discografica sono un grande riffing, un ineguagliabile lavoro di basso (sentirne la rabbia in "Nature's Wrath" per credere), un cantato finalmente all'altezza ed una base ritmica trascinata dal drumming stranamente meno legnoso di un Brian Craig (ex-Destiny's End) spesso accusato (dal sottoscritto) di poca emotività. Passando dal refrain di "Dance with the Dead", strappato ad una "Eat me Alive" dei Judas Priest, all'eccellente linea melodica di una strepitosa "Johnny", i Seven Witches del 2003 possono essere considerati finalmente una realtà musicale sopra le righe nel grigio panorama statunitense attuale. Unico episodio forse meno riuscito del lotto è "Betrayed", meno trascinante e più triviale nelle melodie, ma le sette streghe di Frost si fanno perdonare alla grande inserendo una cover della bellissima "Wasted", tratta da "On Through the Night" (1980), l'album che lanciò sulle scene i Def Leppard, al tempo ancora alle prese con il più puro heavy metal. Chiude alla grande la title-track, che ci propone un curioso duetto vocale tra James Rivera e Jack Frost. Che dire? Davvero bello questo "Passage to The Other Side", fatto di grandi canzoni, di momenti davvero heavy così come di episodi più riflessivi (particolare menzione meritano questa volta i testi). Se siete stanchi delle sdolcinatezze che vi propinano il 90% dei gruppi sul mercato di questi tempi, allora non fatevi sfuggire questo disco, un vero pugno nello stomaco che trabocca di puro, rude e rovente heavy metal.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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