Ammetto che prima di avere tra le mani “Godfather” non avevo la minima idea di chi fossero questi Elysium. Una volta informatomi ho scoperto che si tratta di una band polacca e che questo qui è addirittura il loro quarto cd. Il disco è uscito originariamente nel 2005, ma ora la Metal Mind ha deciso di ristamparlo e quindi eccoci qui a parlarne di nuovo. In realtà una volta terminato l’ascolto la prima domanda che sorge spontanea è: era davvero necessaria questa ristampa? Si e no… il disco non è affatto malaccio, un bel thrash death corposo e discretamente violento, ben suonato e ben prodotto… il problema però è che di dischi così, specialmente provenienti dalla Svezia, nel decennio passato ne abbiamo sentiti una marea, troppi direi… Quindi, come troppo spesso accade negli ultimi anni, ci troviamo di fronte a un disco teoricamente interessante, ma nella pratica abbastanza inutile.
Ripeto, in se per se non è un brutto cd, i riff di chitarra sono abbastanza incisivi, a metà strada tra il thrash più puro e le melodie scandinave di cui parlavo prima, e la sezione ritmica pesta che è un piacere, precisa e potente. La voce è più moderna, non ci troviamo di fronte al classico thrash singer, però tutto sommato si amalgama bene alla proposta sonora. Il problema è, oltre al fatto che si tratta di canzoni già sentite, che i brani quasi sempre partono bene ma poi si perdono un po’ via facendo, dimostrazione del fatto che questi Elysium sono sì una buona band, ma niente di più. Manca quel qualcosa che gli faccia fare il grande salto e riesca a farli emergere dal calderone delle band mediocri. Il classico disco formalmente perfetto, insomma, con bei brani trascinanti e assolutamente ‘metal’, ma alla fine tutto resta fine a se stesso. Ovviamente inutile dire che in un cd del genere non ci sono highligths, però il fatto stesso che non ci siano neanche pezzi particolarmente brutti gioca a favore della band. Un album abbastanza lineare quindi, che si fa ascoltare con piacere ma che non vi lascia nulla di particolare alla fine dell’ascolto. La sufficienza però ci sta tutta, anche un qualcosa in più, perché se è vero che non c’è nulla di particolarmente personale o innovativo in “Godfather”, è vero anche che una chance potete darla agli Elysium, perché il cd tutto sommato qualcosina da dire ce l’ha…
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