Ci sono alcune band che riescono a farsi conoscere ancor prima di pubblicare qualcosa. È il caso degli abruzzesi Nibelheim, che grazie ad un’intensa attività live hanno fatto circolare il proprio nome prima della pubblicazione di questo “Drawing the lines…”, stampato l’anno scorso. Finalmente, quindi, è arrivato anche per loro il momento dell’incisione. La band ci propone questo demo di quattro brani (tra in realtà, visto che il primo è un cortissimo intro), a metà tra il thrash più corposo e il death meno marcio.
Inutile girarci intorno, la particolarità del gruppo è la presenza di Stefania dietro il microfono. Fughiamo subito tutti i dubbi, dicendo che la giovane e bella singer se la cava decisamente bene, con una voce potente e graffiante al tempo stesso. Tutto sommato si integra abbastanza bene nel sound del gruppo, che prende qualcosa dei Testament ultima maniera, quelli più incazzati e potenti, e qualcosa del death svedese di ultima generazione. Quindi chitarre sempre in movimento che macinano riff articolati, e la voce che si assesta per lo più su un semi screaming che molto spesso richiama le tonalità care alla ben più famosa Cadaveria.
Qualcosa in più, invece, si poteva fare per la registrazione. Il sound, infatti, appare leggermente ovattato e non spinge come dovrebbe, e la conseguenza è che i brani appaiono meno grintosi di quanto potrebbero. Il cd parte molto bene con “Dancers to God”, sicuramente il pezzo migliore del demo, con un riffing ispirato e cambi di atmosfere che rendono il brano frizzante, pur nella sua lunghezza (oltre sei minuti). Più deathosa e canonica la seguente “Your world / my prison”, con qualche richiamo di troppo a brani famosi del passato (facciamo un quiz e vediamo chi di voi li coglie al volo, ehehe…), mentre con la conclusiva “You, liar” le sonorità diventano un po’ più cupe (ed esce fuori maggiormente l’influenza di Cadaveria).
In definitiva “Drawing the lines…” è un buon demo, ancor più buono se consideriamo che si tratta di un debut. Certo, c’è ancora molto da migliorare, a partire dal definire meglio la linea guida del proprio sound, proseguendo con l’eliminare il più possibile i richiami ad altre band, ma sono tutte cose sulle quali il gruppo può lavorare tranquillamente in quanto le capacità ci sono. Non resta altro da fare che aspettare il prossimo cd, sperando che sia quello della maturità. Nel frattempo promossi a pieni voti.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?