Creatura dannatamente affascinante gli italiani
Neronoia, che con "Il Rumore Delle Cose" tagliano il traguardo del secondo full length. Per descrivere questo nuovo lavoro sarebbe sufficiente rimandare alla recensione che il buon Gino scrisse in occasione del primo "Un Mondo In Me", poichè la band continua il discorso intrapreso, sia da un punto di vista musicale sia da un punto di vista concettuale, dal momento che i pezzi riprendono là dove la numerazione romana si era interrotta.
I punti di riferimento rimangono quindi la musica ambient, mischiata a infiltrazioni elettroniche, dark e un'ombra doom che aleggia su tutto il disco. Una miscela sublime (nel senso originario del termine) in grado di suggestionare in maniera quasi viscerale chi ascolta, riuscendo a trasmettere un senso di angoscia, smarrimento e rassegnazione per mezzo di una musica molto intimistica che si intreccia alla perfezione con le liriche e la voce calda del cantante. Un disco che certamente non si presta ad essere ascoltato ogni giorno, ma che merita di essere affrontato con l'ausilio delle tenebre per potersi mettere realmente in sintonia con "Il Rumore Delle Cose", un vero e proprio viaggio all'interno di un buco nero.
Ineluttabilmente angosciante, oscuro, depressivo. Fatevi avanti, se ne avete il coraggio.
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