(05 novembre 2015) Epica + Eluveitie + Scar Symmetry @ Estragon Club, Bologna

Info

Provincia:BO
Costo:€ 30,00 + d.p. - € 35,00 in cassa
Live report del concerto degli Epica del 5 novembre 2015 all'Estragon Club di Bologna.

Era il 2008 e gli Epica stavano scalando rapidamente la vetta e si accingevano a far parte del vasto panorama metal dopo aver conquistato il pubblico dell’Estragon Club. A distanza di sette anni e in seguito a diversi tour che hanno portato il sestetto ad esibirsi worldwide e a diventare certamente una delle band capostipite del panorama symphonic metal, il combo olandese della bella Simone Simons torna per un nuovo appuntamento dal vivo nel capoluogo emiliano con le special guest stars (e compagni di label) Scar Symmetry ed Eluveitie.

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L’annuncio dei primi supporter è stato il vero motivo ad avermi spinto ad essere presente a questo nuovo live show. La band svedese, qui alla sua seconda esibizione in Italia (la prima si era tenuta il giorno prima a Trezzo, qui il report), era l’attrazione maggiore del bel pacchetto fornitoci questa sera e il gruppo presenterà uno show veramente degno di menzione. Giungo al locale abbastanza presto tanto da essere in grado di poter vedere come già dal primo mattino si fosse creata una nutrita affluenza che crescerà notevolmente nel corso delle ore successive. Smaltita la solita fila per l’accesso, noto come tanti siano i supporter di questo sestetto: tra le prime file, infatti, si scorgono personaggi che sfoggiano con orgoglio magliette dedicate alla band e l’entusiasmo è così grande tanto da percepirlo persino ad occhi chiusi. Purtroppo l’ingresso anticipato ha impedito ad una buona fetta di pubblico ancora situata all’esterno del locale di poter assistere a questo set, ma una volta varcato l’ingresso l’atmosfera si fa molto più calda. Gli svedesi questa sera propongono un set molto energico e adrenalinico che si basa su una scaletta che, perlomeno, presenta un pezzo tratto da ciascun album che la band ha pubblicato nel corso della sua carriera. I due cantanti, in particolar modo, offrono una prestazione altissima, impossibile non essere rapiti dal growl potente e ruggente di Roberth Karlsson e dalla voce pulita e melodica di Lars Palmqvist, rivelatosi essere poi anche un ottimo entertainer off stage, ma è altrettanto vero che gli spettatori sono maggiormente incuriositi dall’eccellente prova fornita dal chitarrista Per Nilsson, concentratissimo sulla propria esibizione tanto da limitare il contatto con il pubblico. Ottima è stata anche la scelta della band di voler presentare un paio di brani tratti da “Pitch Black Progress”, di cui vengono presentati due pezzi, “Mind Machine” e la conclusiva “The Illusionist”. Una prova veramente eccellente per una band che sia su disco, che in sede live sa come conquistare il cuore dei metal head più esigenti.

Scaletta:
The Iconoclast
The Anomaly
Chaoswaver
Mind Machine
Morphogenesis
Neuromancers
The Illusionist


Pochi istanti di attesa, per permettere agli addetti di fare il cambio palco e eseguire un rapido soundcheck ed ecco che, circondati dall’ombra, ci si appresta a vivere ad un’altra esibizione grandiosa! Dopo l’abituale interlude affidata alla titletrack del loro ultimo album “Origins” presentata dalla magistrale interpretazione di Alexander Morton, si parte in quinta con “King”. La folla è letteralmente in delirio e da subito appare evidente come la band sia molto carica: lo stesso frontman Chrigel Glanzmann sfoggia un’energia esemplare e si rende autore di una performance da brividi. Nonostante siano passati solo pochi mesi dalla loro ultima esibizione in Italia, si nota subito un piccolo ma rilevante cambio di linup: non troviamo più, infatti, né la violinista Nicole Ansperger, né Patrick “Päde” Kistler, i cui rispettivi abbandoni hanno in parte sorpreso i fan del combo svizzero. Per sopperire a questa brutta perdita, la band si è affidata a due ottimi musicisti, una violinista temporanea e, con grossa sorpresa, il nostrano Matteo Sisti (Krampus), che qui avrà modo di ritagliarsi il suo personalissimo spazio senza oscurare i suoi compagni. Nel corso dei 45 minuti messi a loro disposizione, gli svizzeri avranno modo di ripercorrere gran parte della loro discografia, bilanciando tra i brani maggiormente conosciuti (“Thousandfold”, “Slania’s Song”, “Omnos”) e la loro ultima release presentando una scaletta variegata che sarà particolarmente apprezzata anche da coloro che non hanno mai avuto modo di conoscere più a fondo la proposta musicale della band. Gli svizzeri, ormai, sono una macchina ben oliata e anche in questa nuova occasione testimoniano ancora una volta la loro efficacia e il loro incredibile potenziale: la bella e brava Anna Murphy fornisce nuovamente una prestazione eccelsa, in particolar modo durante l’esecuzione della versione italiana di “The Call Of The Mountain” (Il Richiamo Dei Monti), brano particolarmente apprezzato dall’audience a causa del ritornello orecchiabile che entra facilmente in testa. Difficilmente si può rimanere delusi dalla performance della band poiché, nel corso degli anni, ha saputo trarre esperienza proprio dagli show offerti nell’ultima decade e, forti di questa consapevolezza, gli elvetici sanno come regalare delle esibizioni impeccabili, senza sbavature e soprattutto professionali. Questa nuova prova dal vivo, quindi, avvalora ulteriormente quanto già confermato in precedenza e gli Eluveitie meritano in toto tutto il successo possibile, sperando che anche chi ha imparato a conoscere recentemente la band possa fornir loro un maggior supporto e una maggior attenzione!

Scaletta:
Origins (Intro)
King
Nil
Thousandfold
AnDro
Slania’s Song
Omnos
Il Richiamo dei Monti (The Call of the Mountains)
From Darkness
Brictom
Memento
Reel Set
Scorched Earth
A Rose for Epona
Kingdom Come Undone
Neverland
Quoth the Raven
Alesia
Inis Mona
Epilogue (Outro)




Entusiasti della prova fornita dagli svizzeri, ci apprestiamo a gustare il piatto forte della serata. Assenti dal suolo bolognese da circa sette anni e forti di una costante crescita esponenziale che li ha resi successivamente una delle band odierne più amate di sempre, gli Epica questa sera tornano a premiare il capoluogo emiliano con uno show che difficilmente passerà inosservato! “Originem” apre le danze e da subito i brividi iniziano a scorrere lungo la schiena. La band prende possesso della propria postazione e si parte con la doppietta “The Second Stone” / “The Essence Of Silence” tratta dall'ultima release, “The Quantum Enigma”. La band è veramente carica ed è chiaro che i musicisti siano veramente contenti di essere tornata in Italia dove, molti anni fa, vennero accolti con tripudio durante la loro ascesa all’olimpo del metal e la dimostrazione di tutto ciò è la folla delirante: c'è chi urla e sbraita, chi invece sfodera cartelloni dolcissimi dedicata al combo olandese, segno che comunque il pubblico italiano è una sorta di seconda famiglia per la band. La setlist, bilanciata tra tutta la discografia della band (escludendo il non troppo fortunato “Requiem For The Indifferent”), è più o meno la stessa riproposta negli ultimi live, con la sola eccezione che vede l’aggiunta di due chicche: la bella Simone Simons, infatti, ha voluto accontentare un fortunato fan intonando una piccola strofa di “Solitary Ground” e, nel corso della serata, verrà anche proposta “The Last Crusade”, grande assente dalla scaletta della band da circa cinque anni. Come già menzionato anzitempo, la band da subito appare più in sinergia, forse complice anche l'aiuto fornito dal Ruben Wijga, subentrato per la prima tranche del tour in sostituzione a Coen Janssen, assente da questa leg a causa di alcuni seri problemi di carattere famigliare: il tastierista dei Revamp qui si dimostrerà ancora più professionale e un filo più spumeggiante, tanto da incitare il pubblico, cercando di coinvolgerlo durante le pause o durante gli inizi dei vari brani. Buono anche il coinvolgimento dei due axemen, Mark Jansen e Isaac Dehalaye, veri entertainer e ottimi musicisti, così come il bassista Rob Van Der Loo, concentrato sul suo strumento ma intento anche a regalare simpatici siparietti con i colleghi; da aggiungere l’ottimo lavoro di Arien Van Weesenback, vero mostro dietro le pelli, che non si risparmia il suo solito assolo iper tecnico ma molto, molto apprezzato dalla fanbase italiana. Nel corso degli anni, ho avuto modo di assistere a svariati live della band e devo dire che difficilmente la band mi ha delusa (poche sono state le occasioni in cui le aspettative non sono state ripagate) e questa sera, con grosso piacere, è bello poter appurare come la band abbia nuovamente dato conferma di sapere regalare uno show esplosivo. Simone Simons è, a maggior ragione, una delle migliori cantanti in circolazione ed è in grado di regalare emozioni che, spesso e volentieri, si tendono a tenere nascoste. Dopo sette anni di assenza in Emilia Romagna, la band ha saputo regalare un altro concerto con i fiocchi e si spera di non dover aspettare altrettanto tempo per accogliere nuovamente gli olandesi a braccia aperte. Un’altra prova che ha regalato sorrisi, emozioni e soprattutto tanto, tanto divertimento nel nome della musica!


Articolo e foto a cura di Arianna G.
Report a cura di Arianna G.

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