(20 settembre 2008) Total Metal Festival 2008 - 20 Settembre 2008 (New Demodè, Bari)

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Provincia:BA
Costo:non disponibile
TOTAL METAL FESTIVAL 2008 – Report New Demodè Bari 20-9-08

(di Metalmazza) – Il Total Metal Festival, al pari dell’Agglutination, è uno dei momenti più importanti per il popolo metal del Sud Italia. Un evento che si ripete ogni anno, evidenziando un netto miglioramento col trascorrere delle edizioni. E’ giusto quindi porgere plauso all’artefice del Total Metal Festival, Luigi Pisanello della Vivo Management, egregio nel curare ogni dettaglio con una pazienza certosina.

Nonostante le futili polemiche che hanno pepato la vigilia, il Total Metal Festival 2008 è accolto da un clima eccellente.
Stand di ogni genere calamitano l’attenzione del folto pubblico giunto numeroso al New Demodé di Bari.

La nuova location è la prima vera novità, negli ultimi anni infatti, il Total Metal Festival 2008 si era svolto in quel di Noicattaro, sempre in provincia di Bari, presso lo stadio comunale. Incastonato nei vari stand di gadget, presenzia anche il fumettista pugliese Enzo Rizzi, ideatore di Heavy Bone, personaggio fantastico ormai parte attiva della rivista Rock Hard. A tal proposito, è stupefacente il vivo interesse degli ascoltatori di metal nei confronti di questo fumetto, unico nel suo genere che narra la storia dell’heavy metal e che non rappresenta il classico eroe buono.

Per via della mancata esibizione degli Shank, il Total Metal Festival 2008 si apre con i Memories Of Pain, formazione di black/death metal sinfonico. Successivamente giunge il turno dei Clinicamente Morti, band di thrash/death con forti influenze di Obituary, Slayer, Sepultura e Pantera.
A seguire, tocca al glam rock dei Plaster Casters elettrizzare i pubblico presente, che s’infiamma in modo considerevole con l’esibizione dei Reality Grey, fautori di un death metal melodico, ispirato a band come In Flames e Soilwork.
Il clima diventa del tutto rovente con la salita sul palco dei Rosae Crucis, in assoluto il momento più singolare della manifestazione, visto il palinsesto piuttosto estremo della stessa.
La band di Giuseppe Cialone incanta grazie alle proprie vesti medioevali e grazie alla musica del nuovo “Il Re Del Mondo”. La formazione capitolina evidenzia un ottimo stato di forma e dimostra di trovarsi completamente a proprio agio sul palco del New Demodè. Eccellente la prova delle due chitarre di Magini e Marcozzi, con i loro assoli taglienti e pungenti, altrettanto egregia anche la prestazione della sezione ritmica e del cantante Giuseppe Cialone.

Messa da parte la prova dei Rosae Crucis, arriva il momento dei Neurasthenia, formazione di thrash metal ben conosciuta in Puglia per l’ottima prova nella data di supporto agli Exodus nel mese di agosto nella provincia di Taranto. Neil e tutti i componenti della band rimarcando un dinamismo stupefacente, eseguono la loro musica con grande fluidità e confermano le buone credenziali circondano il loro nome. Assoli taglienti, veloci e aggressivi, questo lo stile di una band che ha già evidenziato nell’ ultimo disco “Possessed” il suo valore a 360°.

Siamo allo show dei Methedras. La formazione meneghina, reduce dall’ottimo “Katarsis”, arriva in quel di Bari forte di diverse esibizioni live su palchi di fama internazionale. Il loro concerto risulta potente e dotato di un considerevole impatto, con i tanti presenti entusiasmati dalla musica di questo band dotata di buone qualità, autrice di un thrash/death metal del tutto efficace e discretamente coinvolgente.

La partecipazione degli Schizo è uno dei momenti più attesi dell’evento, anche per via dei buoni riscontri giunti da “Cicatriz Black”. L’abbigliamento singolare del cantante Nicola Accurso, incappucciato e dotato di una t-shirt di “Scarface”, fa subito presa sui fan. La prova della formazione sicula è massacrante, colma di rabbia e di una forte dose di cattiveria. Buone le prove di Volcano al basso e S.B. Reader alla chitarra, stesso dicasi per Nicola Accurso, più che eccellente invece la batteria di Dario Casabona, un martello pneumatico irrefrenabile.

I riflettori si accendono successivamente su Alberto Zannier e gli Slowmotion Apocalypse, autori di uno show egregio. La band di Pordenone, si giostra su eccellenti sincronismi, suona con disinvoltura, grinta e personalità, ipnotizzando il pubblico completamente coinvolto. Da evidenziare la prova delle chitarre di Nicolas Milanese e Ivan Odorico, bene anche il basso di Ivo Boscariol e la batteria di Tommaso Corte, carismatico e irrefrenabile il vocalist Alberto Zannier, un autentico felino. “The Blessing”, “The Way You Want To Die” e la massiccia “Back From The Grave”, rappresentano alcuni dei brani più esaltanti del loro concerto.

Ecco poi il momento degli Hatesphere, la cui partenza è brutale e potente. La band danese è autrice di uno show privo di virtuosismi e contornato da una violenza inaudita. Peter “Pepe” Lyse Hansen e Jakob Haagen Nyholm alle chitarre, diffondono riff penetranti quanto incisivi, Mixen Lindberg al basso, è un autentico rullo compressore, mentre Dennis Buhl alla batteria, picchia duro con le sue bacchette senza fermarsi un secondo. La loro rapidità d’esecuzione è impressionante ed i movimenti tra i membri gruppo sono più che perfetti. Gli Hatesphere donano ampio spazio all’ultimo album “Serpent Smiles And Killers Eyes”, senza tralasciare “The Sickness Within”, “Ballet Of The Brute”, “Blooded Hatred” e l’omonimo album d’esordio “Hatesphere”.

Si arriva all’esibizione dei possenti Deicide, la band di Tampa sistema con naturalezza la propria strumentazione e parte in modo rabbioso ed aggressivo. Glen Benton è in uno stato di forma eccellente e la sua voce s’impossessa imponentemente di tutta l’area dinanzi a se. L’intesa tra i due chitarristi, Jack Owen e Kevin Quirion è assolutamente perfetta, in particolare è la prova di Owen che lascia sbalorditi buona parte dei presenti. Eccellente anche la prestazione della batteria di Steve Asheim, che si fonde in un vortice di crudeltà con il basso di Benton.
Il concerto è brutale quanto tecnico, l’esecuzione di ogni brano è accompagnata dal boato dei presenti che in massa fanno sentire la propria presenza. I Deicide ripercorrono buona parte del loro repertorio, passando da “Deicide”, “Legion”, “Once Upon The Cross” e “Serpents Of The Light”, giungendo ai più attuali “Scars Of The Crucifix” e “The Stench Of Redemption”, dando ampio spazio all’ultimo “Till Death Do Us Part”.

Si chiude il sipario anche per l’edizione 2008 del Total Metal Festival, dove tutto è si svolto impeccabilmente aldilà degli elementi di disturbo verificatisi alla vigilia della manifestazione.

Complimenti quindi a tutta l’organizzazione dell’evento, con l’ulteriore certezza che il Total Festival rappresenterà sempre un momento di grande importanza per ascoltare grande musica del Sud Italia.
Report a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 09 ott 2008 alle 14:30

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