Il lungo cammino dei Deep Purple comincia nel 1968, quando Ritchie Blackmore (chitarra), Jon Lord (tastiere) e Ian Paice (batteria), insieme al cantante Rod Evans e al bassista Nick Simper pubblicano il debut album Shades Of Deep Purple, che contiene il singolo di successo Hush. Nei due anni successivi, la band pubblica con la stessa formazione altri due dischi: The Book Of Taliesyn e Deep Purple.
Tuttavia, la carriera del gruppo inglese prende il volo tra il 1970 e il 1972, quando gli album Deep Purple In Rock, Fireball e Machine Head cambiano per sempre la storia del rock. Il definitivo salto di qualità è dovuto principalmente al'ingresso nella band di Ian Gillan (voce) e Roger Glover (basso): la celebre "Mark II" rimarrà infatti per sempre, tra i fan, la formazione che più ha saputo interpretare l'inconfondibile sound del gruppo.
Come spesso accade, le tensioni all'interno della band sono sempre più insopportabili: dopo il lancio di Who Do We Think We Are, infatti, Gillan e Glover lasciano il posto rispettivamente a David Coverdale (voce) e Glenn Hughes (basso). Con la nuova formazione, i Deep Purple pubblicano altri due storici full-lenght: Burn e Stormbringer, entrambi datati 1974.
Il nuovo corso dei Deep Purple non soddisfa però Ritchie Blackmore, che nel bel mezzo di un tour, nel 1975, lascia la band. Prontamente sostituito il defezionario chitarrista con Tommy Bolin, la band pubblica l'album Come Taste The Band nel 1976, ma i problemi di droga del nuovo membro (che successivamente morirà di overdose) portano, pochi mesi più tardi, allo scioglimento.
Dopo diversi anni in cui tutti gli ex membri dei Deep Purple si dedicano con alterne fortune a progetti solisti, nel 1984 la storica Mark II (Gillan, Blackmore, Lord, Glover, Paice) si riunisce e pubblica, nel giro di tre anni, due discreti album come Perfect Stranger e The House Of Blue Light. Ancora una volta, però, gli screzi tra Gillan e Blackmore la fanno da padrone e portano all'ingresso di Joe Lynn Turner alla voce (sua la firma su Slaves & Masters del 1990), salvo poi essere abbandonati per la realizzazione dell'ultimo album della storica formazione The Battle Rages On (1993).
Durante il tour di supporto all'ultimo disco, tuttavia, Blackmore abbandona definitivamente la band, sostituito temporaneamente da Joe Satriani. Nel 1996 i Deep Purple pubblicano Purpendicular, in cui fa il suo esordio Steve Morse alla chitarra, che rimarrà poi in pianta stabile nella formazione. Dopo il successivo album Abandon, anche Jon Lord lascia i Deep Purple, che lo sostituiscono con Don Airey. Con la formazione Gillan, Glover, Paice, Morse, Airey la band pubblica gli album Bananas (2003) e Rapture Of The Deep (2005) e ancora oggi prosegue l'attività.
Con l'album del 2013, "Now What?!" la band cambia label passando a Ear Music e ritrovando una vervè inaspettata, si replica con "Infinite" del 2017 e "Whoosh!" del 2020; l'anno seguente ecco il disco di cover "Turning To Crime" che vede l'ultima partecipazione di Steve Morse alla chitarra, nel 2023 ecco l'ingresso del chitarrista Simon McBride e quest'anno verrà pubblicato il nuovo album "= 1"