Michael Angelo Batio e MMI Shred Camp 2014: una leggenda della chitarra per un grande evento italiano

MetalHammer.it è stato ospite del primo Modern Music Institute Shred Camp, tenutosi nella sede centrale di Verona, con ospiti straordinari chitarristi, da Alex Stornello, presidente del MMI e mito delle sei corde, ad Andrea Martongelli, chitarrista degli Arthemis e Responsabile di cattedra per la sezione Rock-Metal MMI, da Francesco Fisogni a Mirco Dimitrio, fino ad arrivare al protagonista della giornata, la leggenda statunitense Michael Angelo Batio. Una giornata ricca di emozioni, ma soprattutto di note, all'insegna della cultura musicale. Non anticipiamo niente e vi lasciamo alle parole di Alex Stornello e Andrea Martongelli che ci presentano l'evento, per poi passare ad una esclusiva intervista a Michael Angelo Batio! Alla fine dell'intervista potrete vedere dei video della giornata con esecuzioni di Andrea Martongelli e Michael Angelo, che solo MetalHammer.it può mostrarvi! Buona lettura (e visione)!

Buongiorno ragazzi! Illustrateci un po' in cosa consiste questo Shred Camp!
Alex Stornello: "Ciao a tutti! Questa è la prima edizione dello Shred Camp, fortemente voluta da me e Andrea Martongelli in quanto volevamo dare importanza all'enorme quantità di allievi ad indirizzo rock-metal del Modern Music Institute, oltre ad esaltare l'aspetto didattico classico e la cultura musicale, anche con connotati jazzistici, che vengono date all'interno della struttura. Volevamo altresì dare una visione alternativa dello shredding, non solo come studio tecnico, ma anche come sviluppo espressivo. Oltre a noi sono coinvolti il direttore di MMI Brescia, Francesco Fisogni, MMI Firenze, Mirco Dimitrio, insieme ad un nostro collega di Verona, Fabio Mosconi (soprannominato Ash, chitarrista dei SinCircus). Tutto si è sviluppato avvicinando gli allievi, che peraltro sono freschi di esami poiché è appena terminata la sessione estiva nazionale, ottenendo un gran successo. A noi interessa far vedere che non facciamo tecnica fine a sé stessa, ma mettiamo del contenuto nella spiegazione dell'aspetto tecnico. Ora lascio la parola ad Andrea..."
Andrea Martongelli: "Siamo contentissimi di esser riusciti a creare quest'evento. Volevamo dare qualcosa agli studenti dopo un anno di lezioni e sacrifici dal punto di vista dell'apprendimento, che comunque non tralascia mai il divertimento. È un regalo finale con protagonista il mitico Michael Angelo Batio e con noi insegnanti del MMI, che ogni giorno cerchiamo di creare qualcosa che dia a tutti gli allievi una grande motivazione, voglia di suonare, soprattutto suonare fuori! Il nostro obiettivo è quello di formare musicisti "veri" che possano andare a diffondere il verbo musicale, cosa per noi più importante su questo pianeta."
Alex Stornello: "C''è da dire che l'MMI in questi anni ha portato personaggi come Steve Vai, Eric Johnson, Vinnie Moore, Tony MacAlpine, Marty Friedman, Andy Timmons, Steve Morse, Steve Lukather, Kee Marcello, Gus G., non per ultimo Yngwie J. Malmsteen..."
Andrea Martongelli: "Si eventi straordinari che hanno un gran significato. Noi lavoriamo perché la gente venga educata alla musica, non solamente a suonarla, ma soprattutto ad ascoltarla. Perché se ascolti buona musica ti viene voglia di suonare buona musica, se ascolti delle schifezze ti viene voglia di andare in discoteca..."
Alex Stornello: "Ti parla uno come Andrea che ha CD credo anche in bagno..." (ride, ndr.
Andrea Martongelli: "Sì, ne ho più di 6000, avrei potuto comprarmi un macchinone, invece ho CD!"
Alex Stornello "Io idem! Ti racconto che quando ho iniziato l'idea del MMI erano anni che suonavo jazz/fusion, aveva lasciato un po' il mondo del Metal, anche suonato, dunque sono andato da Andrea e gli ho detto di darmi una mano perché un presidente di un istituto musicale non poteva non sapere cosa era successo dal 1993 fino ad allora. Da quel giorno lui mi orientò verso il panorama metal attuale, tanto è vero che anch'io ora ho una quantità di CD elevata. C'è stata una fusione tra la cultura jazzistica e quella rock-metal con lo stesso tipo di rispetto nella didattica, di modo da non considerare il metallaro come ignorante ed il jazzista come esteta assoluto."
Andrea Martongelli: "Infatti, questa cosa è importantissima! Vi ringraziamo per l'opportunità e siamo lieti di avervi come nostri ospiti allo Shred Camp! Alla prossima!"
Alex Stornello: "Un saluto a tutti! See ya there!"
Intervista a Michael Angelo Batio
Benvenuto Michael sulle pagine di MetalHammer.it!!! È un piacere averti qui! Come va? Come ti trovi in Italia?
Un saluto a tutti! Sto bene! È sempre bello venire in Italia, mi trovo benissimo qui!
Oggi siamo qui ad un importante evento musicale alla sede centrale del Modern Music Institute, puoi dirci in che maniera è iniziata la tua relazione con il MMI?
Certamente! Venni in Italia per le mie clinics ed alcuni show, in quel momento conobbi Andrea Martongelli ed Alex Stornello, siamo da subito diventati amici. Tutti usiamo chitarre Dean, sono grandissimi musicisti, oltre che bellissime persone. C'è da dire che molti grandi chitarristi, come me, sono di origine italiana e c'è un motivo particolare: l'Italia ha da sempre musicisti fenomenali e la musica è molto importante per questo paese. Era il 2010 quando ci incontrammo e l'amicizia è cresciuta di giorno in giorno, Alex ed Andrea hanno suonato nel mio ultimo disco, ho un grande rispetto per loro.
Qualche tempo fa ho intervistato Andrea Martongelli per il nuovo live degli Arthemis e abbiamo parlato del NAMM Show che si svolge negli USA, in quella sede mi disse che è una sorta di fratellanza di chitarristi. Cosa ci puoi dire di quest'evento?
Penso che il NAMM show di quest'anno, del 2014, è stato ancor più bello per una ragione in particolare: i Grammy Awards si sono tenuti nella stessa settimana! Io ed Andrea abbiamo suonato allo storico Whisky A Go Go e con noi c'erano dei grandissimi musicisti come Bumblefoot, Uli Jon Roth. Fra il pubblico c'erano Kirk Hammett e James Hetfield dei Metallica. Non so se Andy ti ha raccontato cosa mi è successo nel backstage; sono andato a salutare Uli Jon Roth e un tipo viene verso di me e mi dice: "Michael Angelo! Come fai a suonare questa double guitar?! Sei fantastico!" era Kirk Hammett, un mio fan! Io risposi che i Metallica sono la mia band metal preferita! Poi c'erano musicisti eccezionali, oltre ad Andrea ad esempio Glen Sobel (Alice Cooper), Michael Devin (Whitesnake), Neil Turbin, veramente molti.
Tu sei una leggenda della chitarra e sei stato votato lo Shredder N.1 di tutti i tempi da Guitar One Magazine. Cosa hai provato quando hai ricevuto questo riconoscimento?
Mi è piaciuto molto! Non ho mai preteso nulla, né mi sono mai autovotato come il migliore di questa o quell'altra cosa. Ma sono orgoglioso che la gente mi abbia votato, altri chitarristi mi hanno fatto i complimenti, come ti portavo l'esempio di Kirk Hammett, ma anche Steve Vai, questo è importante per me.
Parliamo ora dell'album "Intermezzo". Qual è l'idea che sta dietro il disco?
Grande domanda! Per me "Intermezzo", parola e scelta che sta fra l'italiano e il musicale, significa appunto qualcosa che si trova nel mezzo, tra due parti di un'opera, che per me è anche nel mezzo della vita. Sono nella fase di mezzo della mia vita, le cose si evolvono, mutano, per me come per il mondo. Per ciò che riguarda il disco volevo fare una musica migliore, differente, volevo che suonasse come me, ma non come il Michael del 1995. Non voglio che la gente pensi che ogni album che creo sia considerato uno uguale all'altro, non volevo che il disco suonasse come una cosa del passato. Ad esempio gli arpeggi sweep, non ce ne sono molti in "Intermezzo", volevo introdurre cose differenti, non completamente, ma abbastanza. Credo di avercela fatta (ride, ndr.) anche grazie a tutti gli ospiti importanti che ho avuto.
Sì, un grande guitar album secondo me. Hai scelto un programma Kickstarter per raccogliere i fondi necessari alla realizzazione del disco. Per quale motivo? È stata soltanto una scelta economica oppure volevi anche coinvolgere maggiormente i tuoi fans nel progetto?
Ho sempre creato da solo i miei dischi, dunque non è stata una scelta economica. Mi hanno fatto conoscere Kickstarter Doug Marks di Metal Method Productions, la compagnia californiana che produce i miei dvd didattici, che mi ha raccontato di un'attrice che ha raccolto migliaia di dollari per un film coinvolgendo i propri fans. Ho deciso dunque di fare una campagna Kickstarter per i fans, che oltre ad avere il cd, possono, a seconda di quanto versano, avere il proprio nome scritto, ricevere dischi autografati, ecc. C'è molto più lavoro da fare in questo caso, ma mi sono divertito.
Pensi di ripetere quest'esperienza?
Non lo so. C'è una grossa mole di lavoro, anche se è un'esperienza diversa, che va al di la della questione economica.
In "Intermezzo" hai molti ospiti importanti. Come è avvenuta la scelta? Sono tutti tuoi amici? Persone con cui volevi lavorare assieme?
Entrambi, direi. Ad esempio la canzone "8 Pillars of Steel" doveva essere "7 Pillars of Steel", poi Craig Goldy (chitarrista di Ronnie James Dio) ha voluto entrare nel progetto ed è cambiato il pezzo. Ma in origine avevo la mia idea, voleva George Lynch, Jeff Loomis, Andrea Martongelli, la nuova e la vecchia scuola assieme e un brano dove tutti potessero suonare allo stesso ritmo, volevo che tutti potessero ascoltare come diversi chitarristi possono cimentarsi sullo stesso pezzo. È stato interessante vedere come gli assoli differivano l'uno dall'altro. Veramente una grande esperienza! Mi è piaciuta moltissimo!
Per la recording session, vi siete scambiati le parti attraverso internet?
Abbiamo usato DropBox e tutti questi servizi, ognuno ne usava uno diverso, da Andrea Martongelli a George Lynch, da Rusty Cooley a Michael Romeo. Li ho scelti tutti per le stesse ragioni: la prima che dovevo essere un fan della loro musica, la seconda è che dovevo essere sicuro che dovevano alimentare la musica. Non ho dato regole, nessuno mi ha chiesto niente. Loro hanno semplicemente suonato i loro assoli e me li hanno mandati.
Bene Michael. Hai già idee per un nuovo album? Stai scrivendo qualcosa?
Ho già un sacco di musica! Ho anche firmato con un'etichetta statunitense chiamata Rat Pak Records, dove militano George Lynch e molte band. Stanno per rilasciare un CD intitolato "The Essential Michael Angelo Batio", una compilation che raccoglie brani della mia carriera, in cui ci sarà anche "8 Pillars of Steel". Sto inoltre lavorando ad un album acustico che uscirà nel 2015. Ho già pronta gran parte della musica, avrò ancora dei grandi ospiti, con ispirazioni diverse dalla classica, Vivaldi e Bach, altre più moderne.
Fantastico! Puoi ora raccontarci la nascita della tua chitarra a quattro manici?
Ho inventato la double neck che è in esposizione permanente alla Rock And Rock Hall of Fame (a Cleveland, Ohio, ndr.). Steve Vai ha poi portato la tre manici, io a quel tempo ero nei Nitro ed eravamo sotto contratto con la Rhino, chiamarono me ed il cantante della band, Jim Gillette, il presidente mi disse: "Michael, abbiamo la double neck, Steve Vai ha la three, dobbiamo fare la four necks!!! Puoi costruirne una?" Risposi di sì e la disegnai, la progettai, come fu per la double. Per la four necks abbiamo preso quattro piccole chitarre, simili a fucili, con piastre posteriori che ne determinano la forma. È stata costruita inizialmente da Wayne Charvel assieme a Gibson Guitars. Alla fine ce l'abbiamo fatta!
È iniziata come uno scherzo ma poi è diventata seria!
Già! L'etichetta ha pagato per la costruzione e ti assicuro che era molto cara. Tutta fatta a mano negli Stati Uniti, con la gente più qualificata del pianeta, dalla Gibson, alla Charvel. Le due chitarre superiori sono a 7 corde, che ho suonato prima di Steve Vai, ho sempre puntato all'innovazione, più corde, più tasti, più manici!
Allora il prossimo passo sarà la 8 corde?
Può essere! Ancora oggi, quando vedo la four necks, vent'anni dopo, dico: "Wow!"
Già! E sullo shredding method? Da una, a due, a quattro! Come hai fatto?
Ovviamente puoi suonarne solo due allo stesso tempo (ride, ndr.). La nuova quad guitar Dean è veramente pesante, il tutto pesa quasi 40 chili! Un po' impegnativa da trasportare. Per suonarla posso usare qualsiasi manico in qualsiasi direzione, uso un jam man looper con cui registro suonando da uno a due chitarre, così posso suonare le altre due avendo in totale le quattro allo stesso tempo.
Ok Michael! Puoi dirci quali sono i colleghi con cui hai un rapporto più stretto, anche da insegnante?
Sono stati miei allievi Mark Tremonti (Alter Bridge), Tom Morello, mi è capitato spesso di dare lezioni a chitarristi già famosi. Tom Morello è stato mio studente quando ero all'università, eravamo entrambi giovani, poi Mark Tremonti, un grande songwriter, con cui abbiamo fatto molte jam sessions. Ho un bel rapporto anche con Michael Romeo, John Petrucci e molti altri.
Quali altri generi musicali ascolti oltre il rock/metal?
Bella domanda! Ascolto un po' di tutto. Nel mio iPod ho molta musica relativa alla chitarra, mi piacciono i nuovi chitarristi, vecchia e nuova scuola assieme, come ti dicevo prima. La nuova generazione di chitarristi è fantastica, probabilmente la migliore di tutti i tempi. Sto ascoltando il live degli Arthemis, Paganini, Vivaldi, i Beatles, gli Animals as Leaders, i Periphery, i Dream Theater, Elvis Presley, Andrea Bocelli. Poi la musica country, Brad Paisley, ecc. Tutto ciò che è buono lo ascolto!
Le tue passioni oltre la musica?
Il cinema. Anche se ovviamente la mia passione è la musica, quando torno da un tour e passa una settimana voglio partire di nuovo! Non sono un grande fan dello sport, nemmeno di quello americano. Mi piace viaggiare e quando viaggio la cosa che mi interessa di più è la storia. Sono stato in 55 paesi, qui in Italia diverse volte a Venezia e Roma, anche a casa mia, a Chicago, mi piace scoprire angoli nuovi. Quando sono a casa leggo molto riguardo la storia dei luoghi, per esempio sono stato a Bologna per la prima volta e ho voluto vedere Piazza Maggiore con la bellissima Basilica. Quindi ti posso dire cinema, viaggi e storia.
Se ricevessi un'offerta da una metal band, accetteresti o vuoi restare focalizzato sui tuoi progetti?
Dipende da quanto è importante la band. Ho già ricevuto offerte in passato, le ho rifiutate e sono contento di averlo fatto. Ozzy Osbourne mi aveva chiesto negli anni '80, prima dell'entrata di Zakk Wylde, di unirmi alla band, ma il management mi disse: "Michael, niente double guitars, niente over under.." Penso che se non vuoi il mio stile, non vuoi realmente che mi aggiunga alla band. Però credo che se venissero da me grandi band come Judas Priest o Avenged Sevenfold ci farei un pensiero.
Puoi dirci quali sono le tue band preferite del panorama europeo?
Posso dirti gli Arch Enemy, hanno fatto una grande scelta con la nuova cantante. Hanno perso una vocalist bella e soprattutto brava, ma sono stati bravi a sostituirla con una altrettanto dotata. Poi posso nominarti i Children of Bodom, i primi Dragonforce, Herman Li è un mio amico e un gran chitarrista. Mi piacciono specialmente le nuove bands, dal carattere aggressivo!
Cosa suggeriresti ad un ragazzo che vuole diventare un chitarrista professionista o un musicista in genere?
La gente è solita dire che è molto difficile di questi tempi diventare un musicista professionista. Lo era ugualmente ai miei anni. Vorrei suggerire di usare internet, registrare e mettere video su YouTube, uno degli strumenti fondamentali per la musica, molti artisti sono stati già estratti dalla rete. Poi diffondere anche una sola canzone, non c'è bisogno di un disco intero. Il terzo punto è quello di suonare live, fondamentale! Con queste tre cose, YouTube, diffondere musica, suonare live, si possono ottenere delle soddisfazioni.
Hai piani per il futuro? Sogni da realizzare?
Ho ricevuto molti premi durante la mia carriera ed il mio sogno è quello di vincere un Grammy. Spero che "Intermezzo" venga considerato per la candidatura. I miei obiettivi sono poi quelli di sviluppare la tecnica, migliorare di giorno in giorno, pubblicare musica, suonare live. Non voglio fermarmi mai!
Ok Michael! Siamo alla fine, grazie per la disponibilità e la pazienza! Vuoi dire qualcosa ai tuoi fans italiani di Metal Hammer Italia?
Metal Hammer è una grande rivista, storica, sempre aggiornata anche grazie alle sezioni web. Vi ringrazio moltissimo per quest'intervista, continuate a seguirmi. Stay True!

Video Saluto di Michael Angelo Batio a Metal Hammer Italia



Andrea Martongelli - "Crossfire"



Andrea Martongelli - "Screaming Ninja"



Michael Angelo Batio - "No Boundaries"



Michael Angelo Batio - "Tribute To Randy"



Michael Angelo Batio - "8 Pillars of Steel"



Michael Angelo Batio - "Rain Forest"

Intervista a cura di Stefano Giorgianni

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 ago 2014 alle 11:02

ahahah

Inserito il 22 lug 2014 alle 09:58

"credo che se venissero da me grandi band come Judas Priest o AVENGED SEVENFOLD ci farei un pensiero." Qui mi è scesa la catena ;-) Gran bell'articolo!