Sunburst: frammenti di prog-metal

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Gruppo:Sunburst

L’instancabile Gus Drax, nonostante i numerosi impegni su più fronti, ha trovato del tempo per parlarci della sua ultima creatura battezzata Sunburst. “Fragments Of Creation” ha centrato il bersaglio sia per la freschezza che per la qualità della proposta. Ma lasciamo la parola al mastermind greco…

Ciao Gus e benvenuto su Metal.it! Come sta andando “Fragments Of Creation”?
Ciao Gabriele e grazie a voi per l’opportunità! Finora i feedback sono stati davvero incredibili, sia la stampa che i fan hanno accolto l’album a braccia aperte. Non potevamo chiedere di meglio e siamo molto felici di questo.
Sei molto impegnato come musicista su più fronti (Biomechanical, Paradox, Black Fate, Suicidal Angels): come fai a stare dietro a tutto?
Il progetto Biomechanical attualmente è in stand-by quindi non sono particolarmente concentrato su quello. I Paradox e i Black Fate non fanno live per cui, in realtà, ora ho la mia mente è su due band, i Sunburst e i Suicidal Angels. I Suicidal Angels hanno molti concerti in programma e i Sunburst ne faranno sicuramente altrettanti. Se aggiungi che insegno a tempo pieno, beh sì, le mie giornate sono davvero intense!
Per i Sunburst hai deciso di coinvolgere nuovamente il cantante dei Black Fate Vasilis Georgiou: come mai avete sentito la necessità di formare una nuova band?
A dire il vero è una storia simpatica che ha inizio prima che io entrassi in pianta stabile nei Black Fate. Io e Vasilis stavamo già discutendo la possibilità di formare un band. Io ero nei Biomechanical e lui stava lavorando con gli Innosense e i Black Fate finché a un certo punto mi ha proposto una collaborazione. Fu di fatto l’inizio dei Sunburst senonché poco dopo Nick (membro dei Black Fate, ndr) mi ha chiesto se potevo suonare a un concerto di presentazione dell’album “Deliverance Of Soul”. L’alchimia è stata talmente positiva da decidere di rimanere uniti e scrivere insieme il nuovo materiale che è confluito in “Between Visions And Lies”. A conti fatti si è trattato di una coincidenza, niente di programmato.
Ufficialmente i Sunburst nascono nel 2010 ma il primo disco è uscito poche settimane fa: come mai c’è voluto tanto tempo a produrre il debutto?
Ci sono stati degli ostacoli lungo il percorso. Innanzitutto abbiamo fatto fatica a trovare un bassista di ruolo e appena arrivato Nick ci siamo catapultati in studio per registrare. Come se non bastasse dovevo fare il servizio militare obbligatorio, il che ha portato a un ulteriore prolungarsi dei tempi.
Di solito una band emergente coinvolge i “nomi grossi” della scena musicale internazionale per la produzione o per l’artwork ma “Fragments Of Creation” è stato interamente concepito da tuoi connazionali: c’è un motivo dietro a questa decisione?
Quando stavamo cercando la persona giusta per mixare e masterizzare l’album abbiamo deciso di mandare una canzone ad alcuni professionisti interessati alla cosa per fare un “mix di prova”. La traccia ha letteralmente fatto il giro del mondo, dalla Grecia all’Europa, dagli USA all’Australia! Il lavoro di Panagiotis Katsaounis era superbo e abbiamo deciso di lavorare con lui. Per noi la cosa più importante era il risultato, non il nome o il luogo della produzione. Per quanto riguarda l’artwork, Vasilis è anche grafico (è la sua occupazione principale, ndr). Conosce perfettamente il genere che facciamo, la band, è MOLTO bravo per cui è stato semplicemente “normale” fargli fare il suo lavoro! Il risultato, ancora una volta, ha giustificato la decisione.
Da qualche tempo sui giornali e sui media in genere si sente parlare spesso di Grecia per vari motivi che con la musica hanno poco a che spartire. Detto questo, cosa puoi dirci della scena metal nel tuo paese?
Capisco che i media dicano molte cose cattive riguardo alla Grecia ma non dovete credere a tutto che sentite perché ci sono molte menzogne. In Grecia ci sono grandi band e artisti pieni di talento. Ciò che ci è sempre mancato è stata la promozione del nostro lavoro e la sua condivisione con il mondo. Grazie ai social network oggi è molto più facile per una band farsi conoscere. Troverete presto molte band interessanti provenienti dalla Grecia in tutti i sottogeneri del metal, ve lo garantisco.
Devo ammettere che, in alcuni momenti, chiudendo gli occhi mentre ascolto “Fragments Of Creation” mi sembra di sentire la voce di Roy Khan (ex-cantante dei Kamelot, ndr). Come vi siete conosciuti tu e Vasilis?
Ci siamo conosciuti più di dieci anni fa. Viviamo nella stessa città, ascoltiamo la stessa musica, era inevitabile che ci conoscessimo. Siamo diventati amici e a un certo punto abbiamo deciso che volevamo formare una band insieme.
Cosa ci puoi dire dei guest presenti sull’album?
John K, Bob Katsionis, Astrous e Mina sono tutti nostri amici. John è il mio mentore nonché leader dei Biomechanical. Avevamo bisogno di alcuni arrangiamenti orchestrali per “Remedy Of My Heart” e gli abbiamo chiesto una mano, il che l’ha reso molto felice. Faccio a meno di dire che siamo molto soddisfatti del risultato finale! Astrous e Mina sono entrambi grandi cantanti nel loro genere. Stavamo cercando qualcuno che facesse qualche growl in alcuni punti dell’album e una cantante femminile per “Remedy Of My Heart”. Avevamo chiaro in testa cosa volevamo e non abbiamo esitato a contattarli. Bob è uno dei migliori tastieristi in circolazione, lo conosco da dieci anni. Noi abbiamo scritto le parti ma cercavamo qualcuno che le suonasse “come un tastierista”. Bob ha eseguito il tutto alla perfezione, aggiungendo anche delle idee di suo pugno.
“Remedy Of My Heart” è una traccia “a sé stante” piena di orchestrazioni: pensi che il prossimo album dei Sunburst svilupperà ulteriormente questa componente sinfonica?
Non so come suonerà il prossimo album ma posso dirti che gli arrangiamenti orchestrali piacciono molto a tutti noi, per cui probabilmente sì, nella seconda release lavoreremo a qualcosa del genere.
Come ha mostrato interesse nei vostri confronti la Inner Wound Recordings?
I Black Fate sono stati scritturati dalla Ulterium Records, che di fatto è nella stessa famiglia della Inner Wound. Conosciamo le persone, gli siamo grati per quello che hanno fatto con i Black Fate e quando abbiamo iniziato a cercare una label Inner Wound è stata probabilmente la prima scelta. Ci conosciamo, ci fidiamo e ci rispettiamo l’un l’altro, per cui la firma del contratto era solo una questione di tempo. Sono bastate poche parole per definire tutto.
Quali sono ora le prossime scadenze per i Sunburst?
Il mese prossimo inizieremo i live partendo dalla nostra città natale, poi abbiamo annunciato alcuni show in Belgio e in Olanda per Maggio. Ci saranno altri concerti e probabilmente inizieremo presto a lavorare a nuovo materiale.
Bene Gus, grazie per il tuo tempo. Se vuoi, puoi lasciare un messaggio per i nostri lettori.
Grazie a te, Gabriele. Un grazie a tutti coloro che hanno letto questa intervista per il vostro supporto. Spero di vedervi presto tutti “on the road”.
Intervista a cura di Gabriele Marangoni

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