Come se non fosse bastato lo stupendo "Idolum" a consacrare i piemontesi
Ufomammut nell'Olimpo dei grandi dello stoner/doom, il nuovo
"Eve" rafforzerà certamente la posizione acquisita dando ulteriore notorietà a questa grandissima realtà tricolore. Senza timore di essere smentiti, infatti, possiamo certamente affermare che quest nuovo album rappresenta l'apice della discografia del gruppo, la summa dell'Ufomammut-pensiero che sicuramente diverrà la nuova pietra di paragone per tutti i fan, oltre all'album con cui la band dovrà fare i conti nel prossimo futuro.
"Eve" è da considerarsi come un'opera unica, un colosso di 45 minuti suddiviso in cinque movimenti che possono tranquillamente essere fruiti in maniera indipendente, ma che acquisiscono un significato più ampio se presi tutti assieme, come tessere di uno stesso mosaico. Le parole non renderebbero il giusto omaggio a un'opera del genere, un trip di tre quarti d'ora a cavallo tra doom, psichedelia, stoner dove la componente strumentale è preponderante, tra chitarre dal suono pachidermico e tastiere acide e talvolta spaziali. Nessuno spazio alla noia, una volta entrati nel vortice di "Eve" sarà impossibile uscirvi, ed anzi una volta giunti al termine del disco la voglia di ricominciare il viaggio sarà molto forte.
Un disco sulla carta piuttosto ambizioso, ma gli Ufomammut hanno a più riprese dimostrato di avere le carte in regola per riuscire nell'impresa e "Eve" è qui a dimostrarlo, candidandosi come una delle uscite più belle del 2010. Il consiglio è quello di farne vostra una copia, perchè una formazione come quella degli Ufomammut merita tutto il supporto possibile ed immaginabile. Un disco forse non per tutti, ma in grado di creare una forte dipendenza.
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