Symphonic metal, con orchestrazioni e voce femminile tendente al lirico. Forza, ditemi i nomi che vi vengono in mente.
Qualsiasi sia stata la vostra risposta, ben si avvicina a quello che troverete in questo nuovo “
Neverworld’s End” ad opera dei tedeschi
Xandria, che qui ci presentano la nuova singer,
Manuela Kraller, look da biker e voce da usignolo. E, come detto in premessa, il qui presente album riserva ben poche sorprese a tutti voi amanti di Epica, Edenbridge, Within Temptation, Nightwish e via andare: ogni canzone è modellata, lavorata, cesellata ed iper-prodotta, snaturando a mio avviso il vero sound della band e rendendo, come spesso accade nel genere, ogni canzone simile ad un mini-film, in cui il concetto stesso di ‘metallo’ sembra naufragare in un mare di arrangiamenti, accorgimenti, effetti, compressioni, control c e control v.
Ciò non toglie che “Neverworld’s End” sia uno di quegli album dal pregio indiscutibile di presentare davvero tanti brani godibili e pochissimi filler, merito sicuramente di una penna ispirata in fase di scrittura, ed un occhio smaliziato in fase di arrangiamento. Quanto a Manuela, la nuova singer si attesta in un registro da mezzosoprano, scorrazzando nell’ottava superiore principalmente di testa e non di petto, il che forse va a scapito della potenza dell’esecuzione, ma di certo contribuisce a quell’effetto ‘film-sogno-fumetto-libro delle favole’ che gli Xandria, come ogni symphonic metal band nel 2012, persegue senza pausa dal primo all’ultimo dei 63 minuti di quest’album.
Highlights: “
Blood on My Hands”, “
A Prophecy of Worlds to Fall” ed in generale tutti I momenti più muscolosi, visto che gli Xandria possono contare su musicisti preparatissimi e molto bravi nel suonare power metal. I momenti forse meno digeribili sono le tracks più lunghette, in cui il succo del discorso è praticamente annacquato da intro e momenti strumentali che spesso lasciano il tempo che trovano.
Un album comunque consigliato a chi ama il symphonic metal, visto che gli Xandria sanno suonare benissimo ed il disco va via che è un piacere. Se invece cercate originalità e ‘sorprese’, mi sa che avete sbagliato genere.
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