Gloryhammer - Tales from the Kingdom of Fife

Copertina 6,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2013
Durata:50 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. ANSTHRUTER'S DARK PROPHECY
  2. THE UNICORN INVASION OF DUNDEE
  3. ANGUS MC FIFE
  4. QUEST FOR THE HAMMER OF GLORY
  5. MAGIC DRAGON
  6. SILENT TEARS OF FROZEN PRINCESS
  7. AMULET OF JUSTICE
  8. HAIL TO CRAIL
  9. BENEATH COWDENBEATH
  10. THE EPIC RAGE OF FURIOUS THUNDER

Line up

  • Thomas Winkler: vocals
  • Christopher Bowes: keyboards
  • Paul Templing: guitars
  • James Cartwright: bass
  • Ben Turk: drums

Voto medio utenti

Christopher Bowes, probabilmente non pago delle soddisfazioni che ha già ottenuto con gli Alestorm, ha dato vita ad un nuovo progetto musicale, i Gloryhammer, con i quali, lasciato il microfono a Thomas Winkler (vocalist degli Emerald) per concentrarsi sulle sole tastiere, è approdato a questo "Tales from the Kingdom of Fife".

Musicalmente siamo ben distanti da quei bucanieri che bazzicano la taverna di Nancy, dato che con il loro album d'esordio i Gloryhammer si rifanno ampiamente al symphonic & heroic fantasy power metal, musicalmente ma anche per la scelta dell'indirizzo lirico: un concept Fantasy con tutto il suo assortimento di unicorni, draghi, ammiccanti principesse ed eroici cavalieri.

Già... niente che non sia già stato fatto, e non solo dai Rhapsody (in tutte le loro incarnazioni) ma anche da diverse altre formazioni, e tra tutte queste sarei tentato di accostarli ai primi Dark Moor e Secret Sphere, che sul finire degli anni '90 e ad inizio del secondo millennio si erano incanalate nella scia del successo ottenuto da queste sonorità.

Certo, il lento d'ordinanza "Silent Tears of Frozen Princess" è uno degli episodi più inutili e scontati che mi sia capitato di ascoltare in questa particolare categoria, e gli si fanno preferire - non di poco - i momenti più speedy del disco, come ad esempio "The Unicorn Invasion of Dundee" o "Amulet of Justice", oppure le bombastiche e corali "Angus Mc Fife" (il miglior brano dell'album) e "The Epic Rage of Furious Thunder".

Un lavoro tutto sommato discreto, godibile e divertente, pure con qualche spunto interessante, ma lasciatemelo dire: italians do it better!!.




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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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Inserito il 19 apr 2013 alle 09:51

si ha ragione il buon Rapetti, album celebrato, già conosciuto ovunque, interessante, ma nulla di clamoroso.....6,5 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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