Per la serie
"l'amore è una cosa meravigliosa", tornano i miei amatissimi (issimi issimi)
Drudkh con il nuovo
"Eastern Frontier in Flames". Purtroppo per me, e anche per voi, si tratta di una semplice compilation di materiale raro che gli Ucraini avevano già rilasciato negli EP
"Anti Urban" e
"Slavonic Chronicles'' e che ascolterete anche nello Split con i
Winterfylleth "Thousands of Moons Ago /The Gates", del quale vi narrerò a breve su queste pagine.
Se a questo aggiungete che su sette brani, i cinque migliori sono cover di
Sacrilegium (omaggiati in maniera semplicemente sublime),
Master's Hammer,
Unclean ed
Hefeystos, capite bene come questo lavoro sia destinato solo ai fan incalliti del gruppo. Tutti gli altri farebbero bene, piuttosto, a recuperare l'intera discografia di uno dei migliori rappresentanti del Pagan/Black metal che ci sia oggi in giro e di godere, per tanto, di una musica che, in quanto a qualità, ha davvero pochi paragoni.
Per quanto mi riguarda, invece, premo per l'ennesima volta il tasto play del mio lettore e lascio che le splendide ed arcane melodie di
"Eastern Frontier in Flames" mi sprofondino, ancora una volta, nel meraviglioso mondo dei
Drudkh.
Un mondo fatto di musica evocativa, violenta, passionale e dannatamente affascinante.
Come al solito: maestri.
ps: "senza voto" obbligatorio.
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