Copertina

Info

Anno di uscita:2015
Durata:50 min.
Etichetta:Century Media

Tracklist

  1. NO HOPE IN SIGHT
  2. TERMINAL
  3. AN ETERNITY OF LIES
  4. PUNISHMENT THROUGH TIME
  5. BENEATH BROKEN EARTH
  6. SACRIFICE THE FLAME
  7. VICTIM OF THE PAST
  8. FLESH FROM BONE
  9. CRY OUT
  10. RETURN TO THE SUN

Line up

  • Adrian Erlandsson: drums
  • Nick Holmes: vocals
  • Aaron Aedy: guitars
  • Gregor Mackintosh: guitars, keyboards
  • Stephen Edmondson: bass

Voto medio utenti

Inserito il 09 giu 2015 alle 17:18

Sono in quella parte di mondo che lo considera un disco straordinario :-) Graz, sempre bravissimo nello spiegare i motivi dei suoi giudizi.

Inserito il 09 giu 2015 alle 18:13

ripeto quanto detto all'uscita del primo lyric video, Holmes che canta in simil\growl lo trovo osceno! sarò io "blasfemo", ma gli album pre Draconian Times non sono mai piaciuti, da draconian in poi li ho acquistati tutti!...questo? non so! non l'ho trovato un brutto album (anzi cè veramente del buono!!),ma Nick me lo rende indigesto...comunque il 6,5 ci sta.

Inserito il 09 giu 2015 alle 18:56

Sostanzialmente d'accordo col Graz: meglio i precedenti, comunque un buon lavoro. Magari avrei dato un 7 - 7,5 ma poco importa. Ultima nota: io Holmes, growl o pulito che sia, me lo godo sempre...

Inserito il 09 giu 2015 alle 20:53

grande graz!!! sapevo che non ci potevi tradire e (quasi) puntualmente la videorece dei PL è arrivata! mi scuso in anticipo se sarò un po lungo ma questo era uno dei dischi che attendevo mggiormente in questo 2015. spero qualcuno avrà voglia di leggere e dirmi che ne pensa. per quanto mi riguarda lo trovo un ottimo album, estremamente differente, certamente dagli ultimi 4 album (di cui due veramente eclatanti e inarrivabili come "In Requiem" e il successivo), ma anche da quelli pre-draconian times. concordo tra l'altro sul fatto che il growl "singolare" di nick holmes funzioni piuttosto bene, forse meglio nel contesto dei paradise lost che in quello dei blood bath (nel quale comunque rendeva piuttosto bene secondo me). per quanto riguarda la disomogeneità delle tracce che compongono l'album sono ovviamente d'accordo con la recensione e la cosa ammetto mi disturberebbe abbastanza se non fosse che trovo che i pezzi siano tutti davvero ottimi e accomunati da un mood e da un feeling - piuttosto che da uno stile - piuttosto unitari che riescono a conferire una certa amalgama a brani altrimenti anche molto differenti dal punto di vista stilistico. credo che sia, se non in assoluto, uno degli album meno immediati dei paradise lost che solitamente si fanno apprezzare per una certa cura nei confronti della forma canzone che qui non manca ma è indirizzata verso sonorità più estreme e dunque l'alternarsi/amalgamarsi di questo death rallentato e del classico doom granitico rendono l'ascolto evidentemente più ostico, almeno inizialmente. la mia esperienza di ascolto ha visto il disco crescere costantemente con gli ascolti, riuscendo ad apprezzarne pienamente le variegate soluzioni vocali, sia quelle più estreme che quelle melodiche, entrambe sempre di grande effetto (soprattutto nei brani che presentano tutti e due gli stili) e pure le parti di chitarra, dai riff più lenti e solenni ("Beneath broken earth") alle fughe più death metal (con qualche umore un po black, non so se sono l'unico ad averlo colto). Nonostante non sia il classico disco à la PL che ti cattura immediatamente sin dal primo ascolto mi ritengo assolutamente soddisfatto di questa "nuova" (si fa per dire, visto che si tratta di una rielaborazione dello stile pre-1995) direzione dei nostri. Io li promuovo con un discreto margine convinto di riascoltarlo ripetutamente con piacere anche nei prossimi mesi. quinto centro di fila.

(Modificato il 09 giu 2015 alle 21:01)
Inserito il 09 giu 2015 alle 21:29

Ma avete notato il mouse del capo??

Inserito il 09 giu 2015 alle 21:53

Topino sei stato molto preciso ed esauriente :) concordo un po' con tutto ma non sono riuscito a cogliere quel mood che hai riscontrato tu! Beneath broken earth è dannatamente insolita ma alla fine è quella che mi piace di più. Il mio mouse è perfetto asd

Inserito il 10 giu 2015 alle 00:10

Sono in quella parte di mondo che lo considera un disco straordinario :-) Graz, sempre bravissimo nello spiegare i motivi dei suoi giudizi. ..sempre d'accordo col mitico polimar..direi capolavoro..

Inserito il 10 giu 2015 alle 02:20

Direi di essere d'accordo su tutta la linea, come ci siamo già detti, nemmeno io lo considero il capolavoro che tutti stanno incensando ma un disco piacevole, quello assolutamente sì. Alcuni pezzi li sento un po' banalotti e scialbi, altri molto più consistenti ed incisivi, insomma, ci manca un po' di costanza e l'ispirazione in certi casi è stata compensata con l'esperienza ma... un 7 non glielo levo, mi accontento e godo del buono che sono riusciti a tirare fuori.

Inserito il 10 giu 2015 alle 14:52

Che dire, è un lavoro parecchio strano, forse un pò troppo variegato e personalmente mi ha un pò spaesato considerando che in effetti, vi troviamo parecchi stili che vanno dal doom-death (Beneath The Broken Hearth), ad altri sul gothic o addirittura hard rock anni 70. Da un lato non è male, perchè di sicuro si evita il problema dell'eccessiva omogeneità che poi ti dà la sensazione di ascoltare sempre la stessa canzone per tutto il disco; dall'altra però non si capisce (almeno personalmente) dove si voglia andare a parare. Sulla voce di Holmes invece sono rimasto assolutamente soddisfatto, usare tutti i registri possibili mi hanno reso l'ascolto interessante e il ritorno al growl che come dice il buon Graz ("gutturale, cavernoso") è stata un'ottima scelta. Nel complesso condivido il voto, un lavoro valido ma nettamente inferiore ai precedenti ( In Requiem è il mio preferito in assoluto assieme a Draconian Times).

Inserito il 10 giu 2015 alle 16:11

in requiem tanta roba... e pure draconian times, che seppure piuttosto easy listening mi entrò davvero nel cuore :)

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