In patria sono stati definiti come uno dei gruppi piu' promettenti e noi vogliamo partire da qui per la nostra recensione. Cosa si intende per promettente? Nuova proposta musicale? Gruppo che rompe gli schemi? I Lucer non sono niente di tutto questo. La loro musica non è nuova, non scombussolano il mondo metal con suoni rivoluzionari, non segnano un nuovo inizio, semplicemente sanno proporre delle buone canzoni. E' poco? Io credo di no. L'arma migliore per sfondare, non solo dal punto di vista commerciale, è proprio quella di comporre brani che rimangano in testa, con refrain semplici, melodie efficaci, che quando si ascoltano alla radio ti fanno chiedere :"chi sono questi?"
Vi viene in mente un gruppo che abbia queste caratteristiche? Si, gli Oasis. Ecco, i Lucer suonano come gli Oasis un po' piu' hard rock (ma non molto). Le melodie, la struttura dei brani, l'impostazione vocale di Lasse Bogemark ricordano in pieno la band inglese. Ascoltate "Something Original", "Too Late" o "Go Easy On Me" o ancora "Shooting Star" o una qualsiasi delle dieci canzoni che compongono questo "Bring Me Good News" e la somiglianza vi balzerà subito agli occhi (e alle orecchie). Insomma, chi ama il rock easy-listening, le melodie semplici e i ritornelli di facile presa avrà pane per i suoi denti, gli altri che magari hanno sempre ritenuto gli Oasis come troppo elementari, non andranno oltre il primo ascolto e questo sarebbe un peccato, perché pochi gruppi nuovi hanno saputo coniugare il rock col senso della melodia, senza risultare mielosi o banali. "Bring Me Good News" scorre via piacevolmente e ci presenta una nuova, promettente band.
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