Kansas - Leftoverture Live & Beyond

Copertina SV

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2017
Durata:117 min.
Etichetta:InsideOut Music

Tracklist

  1. ICARUS II
  2. ICARUS (BORNE ON WINGS OF STEEL)
  3. POINT OF KNOW RETURN
  4. PARADOX
  5. JOURNEY FROM MARIABRONN
  6. LAMPLIGHT SYMPHONY
  7. DUST IN THE WIND
  8. RHYTHM IN THE SPIRIT
  9. THE VOYAGE OF EIGHT EIGHTEEN
  10. SECTION 60
  11. CARRY ON WAYWARD SON
  12. THE WALL
  13. WHAT'S ON MY MIND
  14. MIRACLES OUT OF NOWHERE
  15. OPUS INSERT
  16. QUESTIONS OF MY CHILDHOOD
  17. CHEYENNE ANTHEM
  18. MAGNUM OPUS
  19. PORTRAIT (HE KNEW)

Line up

  • Ronnie Platt: lead vocals, piano
  • Rich Williams: electric & acoustic guitars, co-producer
  • Zak Rizvi: electric guitar, vocals, co-producer
  • David Manion: piano, organ, keyboards, sound designer
  • David Ragsdale: violin, vocals
  • Billy Greer: bass, lead vocals
  • Phil Ehart: drums, co-producer

Voto medio utenti

"Batti il ferro finché è caldo" dice il proverbio. Dopo l'ottimissimo "The Prelude Implicit" i Kansas non potevano dunque farsi sfuggire la possibilità di rilasciare un live album che da una parte celebra il quarantennale del meraviglioso "Leftoverture", e dall'altra dimostra che, nonostante gli anni, la band - o quello che ne rimane - ha ancora molto da dire e da insegnare.

Le diciannove tracce di "Leftoverture Live & Beyond" provengono dalle registrazioni di dodici show effettuate questa primavera durante il "Leftoverture 40th Anniversary Tour" e condensano in poco meno di due ore quella che probabilmente è la miglior produzione dei Kansas dalle origini a oggi.

"Leftoverture" - come era lecito aspettarsi - viene eseguito nella sua interezza, e ci mostra quanto certe canzoni siano invecchiate bene (penso a "The Wall" o a "Magnum Opus"). Ampio spazio viene lasciato anche a "Point Of Know Return" (chi almeno una volta nella vita non ha sentito "Dust In The Wind"?), mentre l'ultimo "The Prelude Implicit" è rappresentato dal solo trittico "Rhythm In The Spirit"/"The Voyage Of Eight Eighteen"/"Section 60". Le vere sorprese sono l'indimenticata "Journey From Mariabronn" (dal debutto datato 1974), "Lamplight Symphony" (da "Song For America") e l'accoppiata "Icarus II"/"Icarus" (concepite a 25 anni di distanza ma sempre godibili).

Sul web si vocifera di "ritocchi in studio", ma francamente non me ne può fregar di meno. Questi sono i Kansas di oggi, e - piaccia o meno - non sono per niente male. Prediligo la produzione in studio, ma per chi non conosce la band "Leftoverture Live & Beyond" potrebbe essere un discreto punto di partenza.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 01 dic 2017 alle 13:19

La setlist è da paura....raccomandatissimo per chi come i più giovani non li conoscono

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