Se qualcuno qualche tempo fa m’avesse detto che nel 2018 avrei recensito positivamente un nuovo album dei
Pestilence gli avrei dato del matto e l’avrei fatto internare. E invece mai dire mai nella vita, visto che i miracoli a volte accadono davvero. Come avrete intuito il mio giudizio su “
Hadeon” è decisamente positivo, ed ora cercherò di farvi capire il perché…
In realtà il motivo è semplicissimo: questa volta il buon
Mameli si è ricordato come si compongono i brani, invece di pensare soltanto a masturbarsi sul suo chitarrone a 8 corde. Vi sembra banale come motivazione? In realtà non lo è affatto. Perso nei meandri dell’ipertecnica e dei suoni futuristici, nei precedenti album
Patrick aveva decisamente perso la bussola. Ora invece è tornato a mettere la tecnica della band, sicuramente sopraffina, mai negato, al servizio dei brani, riuscendo a comporre una manciata di pezzi che mi hanno fatto fare un bel tuffo indietro negli anni, e, qui la sparo grossa, non ho timore a dire che questo è forse il vero e proprio successore di quel capolavoro che risponde al nome di “
Testimony of the ancient”.
Il death metal dei nostri è tornato ad essere ferale, colpisce con violenza fin dalla prima traccia “
Non physical existance”, anche grazie ad un ottimo lavoro di batteria, quasi scevro di blast beat e quindi molto più dinamico e potente, le melodie di chitarra sono tornate ad essere dissonanti e malate come lo erano alla fine degli anni ’90, e perfino la voce di
Mameli torna a ruggire come ai bei tempi. Insomma, tutte le cose sono al posto giusto, e brani come la stupenda “
Multi dimensional”, “
Manifestations”, “
Layers of reality” o “
Timeless” sono qui a dimostrarlo ampiamente. La produzione finalmente rende giustizia al lavoro fatto dai nostri, e pur essendo al passo coi tempi attuali non risulta gelida e inespressiva, tutt’altro, rende il sound molto avvolgente.
Insomma, pur non essendo a livello dei primi mitici tre dischi, siamo nettamente avanti alle schifezze pubblicate dal 2009 in poi, anno del ritorno sulle scene della band. Evidentemente i cinque anni impiegati per pubblicare questo nuovo lavoro hanno fatto bene a
Mameli, l’anno fatto rinsavire, ed io non posso che gioire per questo. “
Hadeon” è un signor disco che finalmente rende giustizia a quella che è stata, in passato, una delle band più importanti del panorama death metal mondiale, e che finalmente è tornata a fare quello che le è più congeniale: picchiare duro!