PORN - The Darkest Of Human Desires Act II

Copertina 6,5

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2019
Durata:51 min.
Etichetta:Echozone / Les Disques Rubicon

Tracklist

  1. CHOOSE YOUR LAST WORDS
  2. EVIL 6 EVIL
  3. HERE FOR LOVE
  4. TONIGHT, FOREVER BOUND
  5. REMORSE FOR WHAT
  6. MY ROTTEN REALM
  7. ETERNALLY IN ME
  8. THE RADIANCE OF ALL THAT SHINES
  9. ABSTINENT KILLER
  10. THE LAST OF A MILLION

Line up

  • Mr Strangler: vocals, drums programming, synth
  • The One: synth, guitar
  • The Priest: bass
  • Zinzin Stiopa: guitar

Voto medio utenti

Leggo le note promozionali del nuovo disco dei PORN e, ricordando al contempo la prova appena sufficiente del precedente “The ogre inside”, mi appresto a sorbirmi l’ennesima pantomima cyber-gothic-fetish-industrial, ispirata dagli istinti più oscuri e brutali dell’animo umano e condita da campionamenti delle voci di “gentiluomini” come Richard Ramirez, Ed Kemper, Charles Manson e Jeffrey Dahmer.
Alla prova dei fatti, “The darkest of human desires Act II” (secondo atto di una trilogia iniziata con il succitato Cd del 2017), conferma in ampia parte le impressioni iniziali, ma la “sorpresa”, se così vogliamo chiamarla, è che la miscela di Marilyn Manson, Orgy, Godhead, Type O Negative e N.I.N. inscenata dai francesi stavolta funziona benino dal punto di vista emotivo, di sicuro meglio di quanto mi sarei aspettato a priori.
Il songwriting, alimentato dal concept, si scurisce ulteriormente e l’atmosfera assai decadente rende il programma discretamente “disturbante”, aumentando l’impatto e l’effetto di coinvolgimento nell’astante.
In questo modo, anche la ridondanza espressiva e il palese gioco delle citazioni (con una particolare ammirazione per l’angosciato nichilismo di Peter Steele …) finiscono per essere stemperate in un clima plumbeo e suggestivo, in cui la declinazione in note delle aberrazioni dell’esistenza umana riesce ancora a “intrattenere” e turbare.
Una messinscena quantomeno “credibile”, dunque, a dispetto di un’identità artistica tutt’altro che marcata, per un albo che si rivela complessivamente un ascolto abbastanza gradevole ed efficace, con la pulsante “Choose your last words”, il potenziale hitEvil 6 evil”, la metallica “Here for love” e poi ancora le magnetiche e cinematografiche “Eternally in me” e “The last of a million” a rappresentare le migliori prerogative attuali di un gruppo dotato di buone qualità comunicative, ma chiamato a lavorare sodo su un suono dalle sfumature intriganti e tuttavia ancora troppo prevedibile.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.