Se sei parte di un gruppo di sudamericani trapiantati Oakland, attenti ai problemi ambientali e sociali, questo di sicuro non è un periodo semplice per vivere negli Stati Uniti. Di conseguenza,
Savage Monstrosity dei peruviani
Los Huaycos è una scheggia furiosa di dieci canzoni in un quarto d’ora, purissimo hardcore-thrash che sembra uscito dalla Bay Area dei primi anni ottanta e cantato in uno spagnolo infuocato. Paure per l’ambiente, rabbia esistenziale altalenante tra il desiderio di rivalsa e la rassegnazione, oltre ad una fierissima attitudine anti-sistema, sono i temi portanti dei testi.
La rabbia è tanta, i temi sono profondi, ed i ragazzi suonano bene, lascerà sicuramente soddisfatti i fan dell’hardcore più intransigente.
Però, musicalmente parlando, non è che le idee siano troppe, anzi. Ok, il thrash è un genere che vive di COERENZA (ovviamente scritto in maiuscolo), ma diciamo che qualche elemento in più, giusto per non ricalcare in modo troppo pedissequo lo stile americano (considerando anche la provenienza dei ragazzi) non avrebbe guastato. Se qualche decennio fa essere nati nelle provincie dell’impero era garanzia di una proposta musicale originale, qui mi sembra che si sia persa una grande occasione.
Insomma, piacevole, ma in fondo nulla di rivoluzionario.
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