Dalle turbinose onde che formano l’immenso maelström dell’underground death metal statunitense regolarmente emergono putride realtà che arrivano a mettere su nastro la musica che li divora dentro.
A questo giro la giostra si è fermata nella terra che ha dato i natali ai
Bon Jovi e
Skid Row - il New Jersey – lasciandoci in dono i
Blasphematory, band devota alla divinità del grezzo e marcio death metal.
Il malefico duo che c’è dietro questo progetto vede alla chitarra/basso/vocals
Joe Aversario (già presente in una pletora di band fra cui ricordiamo i Siege Column apparsi sulle nostre pagine qualche anno addietro) e
Chris Warhead alla batteria (anche lui molto attivo nell’underground) e
“Depths of the obscurity” è la loro prima fatica sulla lunga distanza dopo aver partecipato ad alcune raccolte locali.
Il death metal dei
Blasphematory è spigoloso, claustrofobico, a tratti molto serrato e assimilabile per molti versi a ciò che è uscito dalla Finlandia nei primi anni 90 (
Abhorrence ma anche i mefitici
Krypts) così come ad altri acts statunitensi quali
Funebrarum, Imprecation e
Ossuarium.
Credo che abbiate inteso che ciò che conta in lavori come questo, non è tanto il produrre una prova muscolare o tecnica quanto il trasmettere all’ascoltatore un acuto senso di disagio, insofferenza e putrescenza creando una chimica che funziona.
Sotto questo aspetto i
Blasphematory raggiungono (apparentemente senza sforzo alcuno) l’obiettivo prefissato, l’atmosfera ricreata tiene per tutti i trentacinque minuti che compongono il cd tant’è che non è possibile indicare una canzone/simbolo di
“Depths of obscurity” in quanto tutte sono funzionali all’opera.
Un lavoro non per tutti, chi desidera sentire il tanfo di una tomba scoperchiata troverà qui pane per i suoi denti.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?