Cadaver - The Age Of The Offended

Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2023
Durata:42 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Nuclear Blast

Tracklist

  1. SYCOPHANTS SWING (INTRO)
  2. POSTAPOCALYPTIC GRINDING
  3. SCUM OF THE EARTH
  4. THE AGE OF THE OFFENDED
  5. DEATH REVEALED
  6. THE SHRINK
  7. CRAWL OF THE CADAVER
  8. THE DROWNING MAN
  9. THE SICKER, THE BETTER
  10. DISSOLVING CHAOS
  11. DEADLY METAL
  12. THE CRAVING
  13. FREEZING ISOLATION

Line up

  • Anders Odden (Neddo): Vocals, Guitars, Bass
  • Dirk Verbeuren: Drums

Voto medio utenti

I Cadaver sono una Death Metal band originaria di Råde/Fredrikstad in Norvegia, formatasi nel 1988 per la volontà di Anders Odden (detto Neddo) e Ole Bjerkebakke.
Furono portati in auge da Bill Steer e Jeff Walker dei Carcass, i quali li fecero firmare per la loro etichetta Earache Necrosis Records, con cui faranno uscire i loro primi due album: “Hallucinating Anxiety(1990)” e “...In Pains”(1992), salvo poi sciogliersi nel 1993 a causa di dissidi interni.
I Cadaver riemergeranno in seguito con il monicker Cadaver Inc., per l’esattezza nel 1999, con una formazione che conteneva un solo membro fondatore, Neddo, per poi dopo alcune peripezie tornare con il loro nome originale.
Nel 2001 daranno alle stampe la terza fatica In studio, “Discipline", e nel 2004 "Necrosis" – entrambi con niente di meno che Apollyon al microfono – , per poi concludere la loro attività poco dopo la sua uscita.
Si riformeranno in seguito nel 2019 con il solo Neddo a ricoprire il ruolo di chitarrista, bassista e cantante, e Dirk Verbeuren alla batteria (ex Soilwork e batterista dei Megadeth dal 2016), dando alle stampe nel 2020 l’ottimo "Edder&Bile".

È con la stessa line-up minimale che l’ensemble norvegese arriva nel 2023 al suo sesto full-length – sempre tramite la Nuclear Blast come il suo predecessore – : “The Age Of The Offended“.

Innanzitutto quel che salta subito all’orecchio è la virata di coordinate stilistiche rispetto a “Edder&Bile”. In questo nuovo lavoro viene accantonata la furia Death dagli echi Thrash, su cui si stagliavano partiture al limite del Brutal/Grind, a favore di un approccio più ragionato, tecnico e pregno di melodie dissonanti che rendono il CD pluristratificato e dunque bisognoso di un ascolto più certosino per essere apprezzato nella sua integralità; ma soprattutto si deve lasciare andare le briglie dell’Io e consegnarsi alle atmosfere macabre evocate dai Cadaver, poiché “The Age Of The Offended“ è un LP evocativo, dai suoni saturi e leggermente ridondanti che celano al loro interno l’anima nordica della band.
Non si deve però pensare ad un disco melodico nel vero senso della parola, poiché l’attitudine seminale e feroce dei Cadaver non viene affatto intaccata, semplicemente appare modulata, regolata, e inserita in un sound molto potente e carico di groove nel quale la velocità non è tra i fattori primari.

Il platter è composto da 13 tracce per un totale di circa 42 minuti. L’inizio è affidato alla suadente e immaginifica intro “Sycophants Swing”, dopodiché i norvegesi si muovono prevalentemente su mid-tempo corposi inframezzati dalle tipiche sfuriate Death, si pensi a brani come la title-track (caratterizzata da un classico testo antireligioso), o a “Postapocalyptic Grinding” e "Scum Of The Earth“ (forse la song più riuscita), fino ai frangenti più sofisticati come le circolari dissonanze contenute in “Dissolving Chaos”.
Non vi sono presenti pezzi prettamente “in your face”, salvo l’ottima “Deadly Metal” che con il suo mood thrashy dona un tocco di adrenalina al lotto. E questa assenza probabilmente è una delle pecche di “The Age Of The Offended“, il quale in certi momenti risulta essere un po’ troppo farraginoso nella sua complessità, rischiando di stancare eccessivamente l’ascoltatore; sicuramente un numero più elevato di canzoni sulla scia di “Deadly Metal” avrebbero giovato alla fruibilità del prodotto.

Avrebbe giocato a favore dell’economia di ascolto dell’album anche l’inserimento di qualche hook in più, soprattutto nei brani della seconda metà della tracklist, così da non affievolire il feeling musicale complessivo.
In ogni caso siamo di fronte ad un buon prodotto, frutto prevalentemente della mente di Neddo, che si riconferma oltre che un ottimo polistrumentista un songwriter di tutto rispetto; ben affiancato da Dirk Verbeuren artefice di una prova egregia dietro le pelli, dimostrando di essere a suo agio su qualunque tipo di partitura, dove riesce sempre a conservare un tocco distintivo.

La produzione è uno dei punti forti del disco: finalmente la Nuclear Blast sembra rinunciare alla plasticosa bombasticità a cui ci aveva abituato da qualche anno a questa parte, consegnandoci un sound duro, freddo, in cui gli strumenti, ben bilanciati, vengono messi adeguatamente in rilievo, senza altresì risultare svuotati della ferocia sonora che dovrebbe contraddistinguere il Death Metal.

“The Age Of The Offended“ è un album che si mantiene ancorato alle radici del gruppo, ma senza timor alcuno di gettare uno sguardo a soluzioni più “innovative” e a calarsi nel contesto musicale dei nostri giorni.





Recensione a cura di DiX88

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.