I polacchi
Todestrieb sono al loro esordio discografico e si inseriscono, con pieno merito, all'interno della scena black metal del loro paese che, da tanti anni ormai, è ai vertici del movimento essendo diventata punto di riferimento per tanti e assolutamente riconoscibile per tutti.
Il fatto poi che dietro alle pelli di
"Corona Tenebra" sieda
Michał Stępień, bassista di Mgla, serve, da un certo punto di vista, a sigillare la validità di un lavoro in grado di mescolare oscurità e melodia secondo i canoni, nichilisti, che la Polonia ha saputo diffondere all'interno della musica estrema delle ultime decadi.
L'ascolto di questo debut album, che dura meno di mezz'ora, dunque, ci conduce, senza esitazioni, verso territori a noi ben noti, quelli dei già citati Mgla, ma anche nei pressi degli ultimi Blaze of Perdition o all'esordio degli Hauntologist, in un'amalgama sonora ben riuscita, probabilmente eccessivamente polacca (se capite cosa intendo), ma a tratti sorprendente quando il gruppo inserisce vocals "pulite", partiture che richiamano la scuola death metal, e divagazioni dall'atmosfera sognante, tutti elementi che, inseriti nel solco di una tradizione molto ben precisa, riescono, in ogni caso, a rendere la musica dei
Todestrieb affascinante e degna della nostra attenzione.
Con ogni probabilità, una maggior ricerca di personalità (i mezzi ci sono) con il conseguente distacco dal postulato polacco, renderà il gruppo ancora migliore e più interessante, mentre, oggi, tutti gli amanti della scena in questione e dei gruppi sopra citati troveranno
"Corona Tenebra", con i suoi chiaroscuri, le sue dissonanze, le sue vocals rabbiose, le inaspettate melodie e la sua ferocia, un ulteriore, buonissimo, prodotto di una scuola che non accenna a perdere la sua efficacia.
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