Avvicinarsi a "Keeper Of The Seven Keys Part II" è un piacere, già prima che la puntina cali sui solchi: come per la prima parte, il disco è, infatti, contenuto in una curatissima confezione apribile. La seconda parte dei "Keeper..." si segnala per la maggior durata rispetto all'episodio precedente, ma anche per un songwriting dove si nota una più consistente presenza di Weikath. Non mi dilungo sul valore storico di quest'album, argomento già affrontato nell'analisi del primo "Keeper..", e comunque sono certo che "I Want Out" da sola vale più di tante parole: qui è "codificato" un genere, se dopo dodici anni ci sono ancora gruppi (e ci sono!!) che si muovono su queste coordinate, ci sarà pure un motivo. Oltre ad abbondanti dosi di metal, riffs e chorus orecchiabili, trai brani serpeggia l'ironia, due dei pezzi di più facile presa, le easy "Rise And Fall" e "Dr. Stein" parlano rispettivamente di una sorta di Dr. Frankenstein che crea musicisti, mentre il secondo pezzo, di... ehm.. come dire, beh.. leggetevi il testo di "Rise and Fall" e se ancora non lo avete capito aprite un thread sul forum di metal.it! Anche in quest'occasione gli Helloween in chiusura ci propongono un brano lunghissimo, si tratta dalla canzone che dà il titolo ai due albums: "Keeper Of The Seven Keys" stavolta scritta da Michael Weikath, che raggiunge "quasi" i livelli di "Halloween", e che illustra la lotta tra il possessore delle sette chiavi e Satana, argomento illustrato anche sulla copertina dal bravo Uwe Karczewski.