Copertina 10

Info

Past
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:1982
Durata:40 min.
Etichetta:EMI

Tracklist

  1. INVADERS
  2. CHILDREN OF THE DAMNED
  3. THE PRISONER
  4. 22 ACACIA AVENUE
  5. THE NUMBER OF THE BEAST
  6. RUN TO THE HILLS
  7. GANGLAND
  8. HALLOWED BE THY NAME

Line up

  • Bruce Dickinson: vocals
  • Steve Harris: bass
  • David Murray: guitars
  • Adrian Smith: guitars
  • Clive Burr: drums

Voto medio utenti

Fuori Di Anno, dentro Dickinson.
La differenza è evidente e non starò certo qui a discutere se sia stato meglio o peggio il prima e il dopo, anche perché a conti fatti ci troviamo di fronte a due band completamente diverse. Abbandonato il punk’n’roll evoluto degli esordi, infatti, con questo disco i Maiden mettono la firma definitiva sul foglietto intitolato “Padri Fondatori dell’Heavy Metal”, con un album che non a caso è considerato uno dei capolavori inarrivabili del secolo scorso.

Si parte con Invaders, subito spazzati via da un sound di grande impatto e da una voce altissima, potente, che da quel momento in poi sarà il marchio di fabbrica delle produzioni Maiden per molti anni. Non contento, Bruce conquista il mondo metal con la magia delle melodie di Children Of The Damned, prima che The Prisoner arrivi come una rasoiata ad abbattere i muri di casa.
Recuperato qualche mattone, ecco che 22 Acacia Avenue ci riporta a casa di Charlotte il puttanone, in quello che è forse il primo grande esempio di suite alla Maiden, in cui riff, melodia, ritornelli e storie si incrociano e trascinano splendidamente.
Impostato il nuovo sound, è il momento dei capolavori: la title-track, Run To The Hills e Hallowed Be Thy Name, inni metallici senza tempo, intervallati dalla saltellante Gangland, che ricorda ancora gli esordi della Vergine di Ferro e da Total Eclipse, che ci mostra una faccia dei Maiden approfondita ampiamente negli anni successivi.

Capolavoro assoluto, dunque. Tre tiri e tre centri per Harris e soci. La strada verso il mito è ancora all’inizio, ma questo disco rappresenta sicuramente il punto di svolta della carriera dei Maiden e del metal tutto.

Recensione a cura di Alessandro Quero
Iron Maiden - The Number Of The Beast

LP composto da brani heavy vigorosi e concisi eseguiti con maestria e padronanza tecnica che non lasciano scampo all'improvvisazione, ove la purezza sta a delineare il distacco e la mancanza di contaminazioni provenienti dal punk(il timido Paul Di'Anno viene sbattuto fuori) o semmai dall' hard rock:no epic ne' prog.Alludendo ai testi lambiscono il reale ossia l'assurdo(autore il diabolico bassista S. Harris salvo"Gangland"). Album metal classico e tradizionale.

grandissimi!

il miglior disco dei maiden, cn quel disco bruce ha fatto capire a tt i fan dei maiden ke nn skerzava, la title track e storica se ti ritieni un vero metallaro le devi aver imparato a memoria sto album da 10!!

Maideniano

Altro album storico dei Maiden, ricco, innovativo, da imparare a memoria..

Ultimi commenti dei lettori

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Inserito il 08 ott 2012 alle 15:12

questo e' decisamente l' album migliore degli iron maiden semplicemente fantastico soprattutto run to the hills e the number of the beast

Inserito il 06 ott 2012 alle 14:21

Io mi fermo a Live after Death......tutto quello che è venuto dopo si divide tra inutile/imbarazzante........

Inserito il 06 ott 2012 alle 08:53

bellissimo; li amo tutti fino a SOMEWHERE IN TIME, per me poi dopo solo una parabola discendente. il più bello per me PIECE OF MIND: epico. AMEN.

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