Questo “A Requiem In Winter’s Hue” è addirittura il quinto album dei tedeschi Despairation, band attiva sin dal lontano 1994.
Il disco, annunciato da un artwork dai toni decisamente freddi e raffigurante un albero spoglio, ha come sound di partenza un rock a tinte oscure, debitore come è di certa dark/new wave ottantiana.
Tuttavia la band sa arricchire la propria proposta di altre componenti, ad esempio”The Shallow Sea” ha accenti folk, “Letters From A Coffin” è una dark ballad la cui melodia è 100% anni ’80, “Cathartic Revelation” sembra avere influenze addirittura funk.
In generale però il songwriting della band risulta spesso prolisso, a volte confuso, pezzi troppo lunghi che a volte sembrano strizzare l’occhio a certo prog/rock facilotto.
Il disco spesso sembra perdersi in questi pezzi, a volte lunghi anche oltre gli otto minuti, come “Lucid Lullaby”, e alla fine sono poche le canzoni che lasciano veramente un segno. Tra queste, oltre alla già citata “Letters From A Coffin”, sicuramente l’opener “Kiss Of Ashes”, forse il pezzo migliore del lotto, dove si scorgono melodie, anche grazie alle tastiere, che non si riusciranno più a ritrovare nelle dieci tracce successive.
Sicuramente la band può fare molto di più, avendone tutte le potenzialità e potendosi giovare di un cantante, Sascha Blach, con una voce molto bella ed espressiva.
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