(23 gennaio 2014) Protest The Hero + Tesseract + The Safety Fire + Intervals

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Provincia:MI
Costo:non disponibile
Il Live Forum di Assago è un piccolo locale ricavato sotto le gradinate del ben più noto, e più grande, Mediolanum Forum. E' un locale destinato quindi a concerti di "piccola portata", adatto a band che riescano a richiamare non più di 400 persone.
Ma forse proprio per la sua ubicazione, e per il nome un po' ridondante, molte persone sono rimaste fregate e il sold out del concerto ha stupito i tanti che credevano di vedere i propri artisti preferiti nell'arena coperta più grande di Milano.

L'ubicazione della location è senza dubbio un suo punto a favore: nonostante il concerto fosse in settimana e fosse a Milano, i cancelli si sono aperti solamente intorno alle 20 e le band hanno suonato fin quasi a mezzanotte, evitando così il tanto odiato coprifuoco imposto dal comune di Milano ai gestori dei locali e che fa iniziare sempre più concerti ancora in orario di lavoro e li fa terminare molto presto.

Dopo questa breve premessa dedicata al Live Forum, in cui confesso non ero mai stato, veniamo al report vero e proprio.
La data in questione ha portato in Italia due delle band più gettonate e sulla cresta dell'onda del metal alternativo, ovvero gli inglesi TESSERACT e i canadesi PROTEST THE HERO, accompagnati dai britannici THE SAFETY FIRE e dai debuttanti INTERVALS.

Danno il via alle danze questi ultimi, che a marzo 2014 pubblicheranno il proprio album di debutto "A Voice Within". Purtroppo riusciamo ad entrare nel locale solo quando mancano un paio di brani dell'esibizione del gruppo, che ci sorprende per la presenza di un cantante (la band ha iniziato infatti la sua breve carriera come band strumentale) e per i suoni a dir poco bruttini.

Veloce cambio palco ed entrano in scena i THE SAFETY FIRE, combo inglese che ricalca il genere proposto dagli headliner senza però raggiungerne la qualità e la bravura. I brani anche in questo caso sono penalizzati da una resa sonora non proprio eccezionale, e da una prestazione del cantante con molte più pecche che note positive, rendendo l'esibizione poco convincente e da bocciatura.

Tocca quindi ai TESSERACT, che iniziano subito con una brutta notizia: il cantante Ashe O'Hara è infatti rimasto sul tour-bus vittima dell'influenza, e i restanti membri della band si esibiscono in uno show interamente strumentale. Concerto che risulta tuttavia coinvolgente e massiccio, suonato con tecnica sopraffina e soprattutto accompagnato da dei suoni all'altezza e per la prima volta convincenti.
Il pubblico cerca di seguire la performance del combo inglese, sostituendosi al cantante quanto meglio possibile. Purtroppo le canzoni risentono della mancanza della voce, e sebbene l'esecuzione sia impeccabile e trascinante, rimane un senso di incompiuto a chiudere lo show.

Of Matter - Proxy
Of Matter - Retrospect
Concealing Fate, Part 2: Deception
Concealing Fate, Part 3: The Impossible
Of Energy - Singularity
Of Mind - Nocturne


Gli headliner della serata, i PROTEST THE HERO, salgono sul palco aperto completamente anche verso il fondo solo per loro e danno il via ad uno spettacolo avvincente e "devastante", soprattutto per i cinque musicisti sul palco e nonostante l'ora scarsa di durata e i suoni peggiorati rispetto al set precedente.
La band, in tour per promuovere l'ultima fatica "Volition" di cui propone quattro brani, parte col botto e con una performance carica e intrigante, tecnicamente impeccabile e davvero eccezionale. Il cantante Rody Walker si danna l'anima dietro al microfono, dichiarandosi già stremato dopo appena tre brani, ma regge impeccabilmente per l'intera durata del set.
Verso i tre quarti dell'esibizione, dopo uno dei tanti siparietti comici e da mezzo ubriaco dello stesso cantante, dalla platea si è levato il grido "Sei un coglione!". Ecco come definirei la band: un gruppo di "coglioni" (nel senso buono del termine), che si dannano l'anima mettendoci passione e tutto loro stessi in quello che fanno e riuscendo a farlo al meglio delle proprie possibilità e delle proprie qualità, trasformando un concerto in uno spettacolo coinvolgente e divertente per i presenti, ma soprattutto per gli artisti.
E quindi tra un giro tra il pubblico e una spruzzata di birra sulle prime file, tra qualche sproloquio verso i DJ canadesi e un fan che sale sul palco per una fotografia, lo show volge al termine in modo convincente ed entusiasmante, fino all'encore finale lasciato a "Blindfolds Aside".

Underbite
Hair-Trigger
Sequoia Throne
Clarity
The Dissentience
Heretics & Killers
Bury the Hatchet
Mist
Bloodmeat
C’est la Vie
Sex Tapes
Tilting Against Windmills
Blindfolds Aside






Si ringrazia sentitamente HellFire Booking e Live Forum per averci permesso di partecipare e di raccontarvi il concerto, mentre si maledice di tutto cuore i "gentiluomini" che mi hanno aperto la macchina e rubato i giubbotti, mio e della mia compagna.
Report a cura di Matteo ‘Teone’ Comi

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