(18 maggio 2008) Hate Eternal + Cephalic Carnage - 18/05/2008 (Alpheus, Roma)

Info

Provincia:RM
Costo:non disponibile
Basta soltanto leggere i due nomi riportati sui manifesti pubblicitari, Hate Eternal & Cephalic Carnage, e il mondo trema letteralmente. Prima di tutto vorrei ringraziare Roma, questa simpatica cittadina dal traffico moderato che deve aver dato il meglio di se stessa pur di farmi arrivare in ritardo e perdere l'esibizione degli Skeletonwitch, certe volte ci vuole più tempo per andare da Cinecittà all'Ostiense che da Roma a Napoli. Un vero peccato, soprattutto perchè ero curioso di assistere ad un live set degli Skeletonwitch.

Al mio ingresso stanno finendo di allestire il palco per i Cephalic Carnage, e si respira un'aria di tensione, come se tutti (buona affluenza di pubblico tutto sommato) fossero coscienti che una botta di cinica violenza si sarebbe abbattuta sulla capitale. Ormai il loro ultimo disco Xenosapien è uscito esattamente un anno fa, ma questo fattore non distoglie la band dal rappresentarlo a dovere. Quando salgono sul palco è tutto pronto per il massacro, ed è infatti una bordata di frequenze allucinate che investe tutto. La loro precisione è la loro furia rendono il loro spettacolo unico, un monolite di metallo fuso.
Continui cambi di tempo, una scioltezza al limite della concezione umana, e non era una cosa rara vedere ragazzi nelle prime file ammirarea bocca aperta le capacità tecniche della band. Nella fretta non ho fatto in tempo a raccogliere uno stralcio di setlist, anche se le canzone sono state pescate equilibratamente dalle ultime produzioni. Uno show ottimo, preciso, pulito e molto energico.

Se i Cephalic Carnage hanno fatto il loro dovere, non osate immaginare cosa è riuscita a fare la band dell'ex Morbid Angel, Erik Rutan, gli Hate Eternal, un nome una garanzia.
Ci tengo a specificare che i suoni e la loro qualità tutto sommato sono rimasti nella media, certo si poteva fare molto meglio, però per chi è abituato a masticare questo tipo di sonorità credo sia rimasto più che soddisfatto. Il gruppo è nel pieno delle forze, macinano un Death Metal puro e duro su tutti i livelli, e quando parte Hell Envenom dall'ultimo (bellissimo) Fury & Flames il delirio è totale. Muscolosi, impenetrabili, quasi claustrofobici. Impressionante la sezione ritmica, come del resto un Erik Rutan veramente incazzato. La loro presenza scenica è pari all'impatto della loro musica, sembrano i quattro cavalieri dell'apocalisse, e i ragazzi presenti sotto al palco ricambiano a dovere, fra un pogo realmente sfrenato e urla di incitamento. Il concerto fila via "tranquillamente" andando a pescare da tutta la discografia, certo non è affatto facile tenere alta la concentrazione per tutta la durata di un concerto simile, ma quel che è certo è che gli Hate Eternal insieme a pochi altri sono attualmente sul trono del Death Metal mondiale.
Report a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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