(22 novembre 2013) Buckcherry + Hardcore Superstar@Koko, Londra - 22/11/2013

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Il concerto degli Hardcore Superstar o il doppio battesimo della Contessa Bathory. Gli inglesi sono così attaccati alle loro birre da portarsele dietro anche durante il pogo ed è così che, mentre guardiamo il live, la Contessa viene investita da un primo tsunami alcolico. Fa in tempo ad asciugarsi, che un tizio le rovescia addosso metà del suo bicchiere, dopodiché, con albionica educazione, le regala quello che ne avanza e lei, contenta, evita di ucciderlo, anche se ormai puzza come un barilotto. Il Koko è un locale splendido, praticamente un teatro pieno di drappi rossi di velluto, balconate di legno intagliato con dorature e statue, una magnificenza da Theatres des Vampires di Ann Rice, inoltre offre un’acustica perfetta. Questo mi permette di godere appieno del concerto degli Hardcore Superstar, che l’anno scorso al Gods of Metal di Rho soffrirono di un’acustica pessima. La band, in tour per l’uscita del nuovo C’mon Take on Me, appare in gran forma: Jocke Berg è estremamente comunicativo, Vic Zino, Martin Sandvik (“il miglior amico dello Jagermeister” viene definito) e Adde Andreasson gli vanno dietro a ruota, facendosi scherzi che divertono la gente ed instaurando da subito un ottimo feeling con il pubblico, che riempie il locale quasi al completo ed è estremamente caloroso. Furbescamente l’apertura col botto è affidata a Moonshine, uno dei pezzi più catchy, ne mancano classici come Last Call for Alchool e We Don’t Celebrate Sundays. Dal nuovo album arrivano One More Minute, Above the Law e Long Time No See, che dal vivo diventano più pompate e metal. Ad un certo punto Jocke chiama sul palco i fans a cantare con lui; si presentano cinque belle ragazze ed un solo ragazzo, un tantino imbarazzato per essere in minoranza, e la festa sul palco ha inizio. Jocke sembra sempre più palestrato ogni volta che lo vedo, se continua così finirà per assomigliare a The Rock.

Setlist

Moonshine
One More Minute
Kick on the Upperclass
My Good Reputation
Into Debauchery
Guestlist
Long Time No See
Dreamin' in a Casket
Wild Boys
Someone Special
Above The Law
Encore:
Run to Your Mama
Last Call for Alcohol
We Don't Celebrate Sundays

A far da contraltare arriva l’esibizione dei Buckcherry. Ero molto curiosa di vedere dal vivo questa band di cattivi ragazzi, dai testi più che espliciti e dalle canzoni accattivanti. Ma tanto gli Hardcore Superstar sono stati caldi e comunicativi, quanto loro sono stati impostati e di maniera, anche se musicalmente impeccabili, con un hard rock old style, a metà fra Aerosmith e AC/DC, a cui il particolare timbro del cantante contribuisce a dare quel tocco sleazy. Josh Todd, completamente ricoperto di tatuaggi e con un’espressione di pietra, se ne sta in mezzo al palco in posa da rocker vissuto a cantare, mentre gli altri della band si dedicano ciascuno al proprio strumento. La resa è come su disco ma non c’è traccia di coinvolgimento. Fra i pezzi proposti hit come Crazy Bitch e Sorry, insieme a brani dall’ultimo album Confessions, come Gluttony e Wrath. Il concerto scorre e passa, il pubblico è soddisfatto, io e la Contessa un po’ annoiate. Nota di colore: a Londra c’è l’usanza di lanciare la birra in alto, sopra le teste, per dimostrare l’apprezzamento di un live, o anche direttamente sul palco. L’artista di turno lo sa ed accetta di buon grado. Sempre meglio di quando negli anni ’70 i punk inglesi usavano sputare addosso ai gruppi per lo stesso motivo.

Setlist

Lit Up
Rescue Me
All Night Long
Dead Again
Everything
Sorry
Dead
Sunshine
Porno Star
Gluttony
Nothing Left But Tears
For the Movies
Crazy Bitch
Encore:
Wrath
Onset
Report a cura di Laura Archini

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