(23 gennaio 2016) Temperance + Revenience + Reasons Behind @ Alchemica, Bologna

Info

Provincia:BO
Costo:5 €
Live report del concerto dei Temperance del 23 gennaio 2016 all'Alchemica Club di Bologna.

Serata dedicata alle voci femminili quella tenutasi all'Alchemica di Bologna lo scorso 23 gennaio: forte di una costante crescita, il locale bolognese ha, infatti, ospitato un evento in nome del metal più attuale in compagnia dei Temperance, ancora freschi di pubblicazione del secondo album, supportati qui da due giovani realtà musicali bolognesi, i Reasons Behind e i Revenience.

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Sono circa le 22.30 quando faccio il mio ingresso al locale. Da subito – e con mia grossa sorpresa - si denota una buona affluenza di pubblico, segno, quindi, che c’era una forte curiosità volta ai tre act che andranno ad esibirsi sul palco da lì a breve. Ancora pochi minuti ci separano dall’inizio del set della prima band in apertura, c’è giusto il tempo di cercare di smaltire la fila al bar per accaparrarsi una birra ed ecco che i bolognesi Reasons Behind fanno il loro ingresso sul palcoscenico. Il quintetto, autore di un metal melodico abbastanza roccioso, presenta in questa sede live alcuni brani tratti dall’album d’esordio “The Alpha Memory”, uscito nel 2014. Nonostante gli sforzi, purtroppo devo dire che la performance non mi ha particolarmente impressionata. Non so se la mise eccessiva della frontwoman abbia influito negativamente sul mio giudizio finale ma penso che quando si punti alla presenza più che alla musica che si offre quello ha non valga granché. Spero possano esserci in futuro migliori occasioni per rivalutare positivamente questa band che, sono certa, avrà molto da offrire.

Scaletta: Intro / Under the surface / The ghost under my skin / 1000 fading lives / With your light / My last act / Starlight in the shades / The chemical theatre

Pochi istanti per un rapido soundcheck ed ecco che fa capolino dal palco la seconda band: tocca ai Revenience entrare in azione. Sconosciuti alla maggior parte dell’audience, i bolognesi questa sera avranno modo di offrire uno show piacevole che lascerà di stucco persino la sottoscritta. L’occasione è giusta per questi giovani ragazzi per presentare in anteprima il debut album “Daedelium” che sarà presentato nella sua interezza. La prima cosa che cattura da subito l’attenzione degli spettatori è il sorriso smagliante della biondissima cantante Debora Ceneri, autrice di una performance veramente mirabile. Esibirsi di fronte ad un nutrito pubblico deve avere avuto un certo peso per il combo emiliano che, nonostante l’emozione e la tensione pienamente comprensibili in una situazione del genere, ha saputo regalare una prestazione altissima che oggigiorno in pochi sarebbero in grado di fornire. Negli anni la mia attenzione è stata più volte sottoposta a dure prove e raramente mi è capitato di incrociare sul mio cammino valide band italiane che potessero lasciarmi un segno, che potessero veramente stupirmi dal primissimo momento: è questo il caso dei Revenience, a cui auguro veramente tutto il meglio perché, credetemi, l’Italia ha ancora molti assi nella propria manica, almeno a livello musicale. Promossi a pieni voti!

Scaletta: In A Landscape Of Winter / Blown Away By The Wind / A-Maze / Shamble / Revenant / Flail / Lone Island / Shadows And Silence

Dopo la bella performance dei bolognesi, si attende con una certa impazienza l’arrivo degli headliner della serata. Sin dalla loro nascita, vi è sempre stato un forte interesse nei confronti dei Temperance, forse a causa della partecipazione di Marco Pastorino, founder e chitarrista della band, conosciuto principalmente per il suo lavoro con i Secret Sphere e Hatetyler. C’è chi li ha sempre paragonati alla “versione italiana” degli Amaranthe, chi ha visto in loro i nuovi Epica (forse complice la rossa chioma o le movenze di Chiara Tricarico che molto sembrano ricordare la bellissima vocalist olandese), e chi, ancora, ha visto nell’esemble milanese una vera e propria ventata di aria fresca in un ambiente musicale ormai saturo di idee e innovazione. Purtroppo, a causa di questi paragoni, il mio interesse nei confronti della band si è sempre e solo limitato a livello giornalistico e, proprio per evitare di incappare nel classico “errore del principiante”, ho voluto testimoniare a questo live per poter avvalorare o invalidare le mie ipotesi. La band, qui al suo debutto in terra emiliana, ha modo questa sera di presentare uno show nel complesso gradevole, che molto anticiperà ciò che andremo ad assistere nelle prossime settimane (la band sarà in tour con Luca Turilli e i suoi Rhapsody e coprirà la maggior parte delle date europee, ndr). La scaletta è interamente basata sui primi – e unici – lavori della band, ampiamente acclamati e ben accolti dalla stampa internazionale. Un obiettivo, questo,che pochissimi gruppi potrebbero raggiungere al giorno d’oggi. Da subito la band è in piena forma, sia la vocalist Chiara, che il chitarrista Marco Pastorino sono entusiasti ed energici, tanto da concedersi anche qualche “buffo” momento in compagnia dei fotografi regalando loro scatti veramente memorabili. La carismatica frontleader sfoggia una presenza scenica e un headbanging che potrebbero persino fare invidia alla valchiria Floor Jansen e regala un’esibizione molto buona. Ottima è stata anche la prestazione fornita dagli altri musicisti, ma a portarsi a casa una menzione speciale è il bassista Luca, autore di alcuni giri di basso veramente esemplari che hanno sorpreso la maggior parte degli spettatori. Nonostante il genere venga spesso mal etichettato e possa più o meno essere apprezzato, la cosa che sorprende maggiormente durante questa sede live è vedere come la prestazione dei Temperance sia stata in grado di “conciliare” gli animi metallari, facendo sì che tutti riuscissero ad apprezzare la proposta musicale dei milanesi: tra il pubblico, infatti, abbiamo notato qualche “metallaro vecchia scuola” e un paio di personaggi usciti direttamente dagli anni 2000, quando gli HIM o gli Ame Imortelle ancora facevano breccia nel cuore di moltissime adolescenti. E proprio questa sorta di nuova fratellanza, ha reso l’atmosfera ancora più piacevole e rilassata. Nonostante si sia trattato più di una sorta di “warm up” in vista alla preparazione di un tour che sarà certamente impegnativo, devo ammettere che il risultato è stato abbastanza soddisfacente ma si sa, il tempo a volte sa essere molto tiranno! Malgrado il set sia scivolato in un battibaleno, la band ha voluto riservare una sorpresa agli astanti fornendo non uno, ma bensì due bis! Marco Pastorino e compagni hanno pensato, infatti, di riproporre live “Me, Myself and I”, seguita a ruota da “Save Me”. Che dire, un gran bel colpo di genio! A questo punto, ai fan non resterà che attendere i nuovi appuntamenti live che si terranno nel mese di febbraio a Bologna, Milano e Roma per poter godere di tre band che dal vivo difficilmente riusciranno a deludervi!

Scaletta: Oblivion / Hero / Amber & Fire / Save Me / Me, Myself And I / Side By Side / Mr.White / Breathe / Burning / Tell Me / Déjà vu / Bis: Me, Myself And I, Save Me
Report a cura di Arianna G.

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