(21 febbraio 2017) Kreator - Sepultura - Soilwork - Aborted @Live Music Club Trezzo sull'Adda (MI)

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Provincia:MI
Costo:ND
Tonight is the night of Violence!!!


E poco importa se alla fine gli unici a mantenere in pieno questa “promessa” è stata la band di Essen.

Ma andiamo con ordine, questa sera sul palco del Live Music Club, si sono alternate ben quattro band, ad aprire per gli headliner Kreator, c’erano gli Aborted, seguiti successivamente dagli svedesi Soilwork e dagli attesissimi Sepultura.

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Quattro band che propongono generi molto diversi fra loro, pur restando in un ambito “estremo”, che ad ogni modo hanno saputo intrattenere il pubblico del Live Club, presente già numeroso all’apertura dei cancelli.

Come detto, ad aprire le danze ci pensano gli Aborted, band belga, dal tiro davvero micidiale, il pubblico presente in sala, mostra di apprezzare la musica proposta dal combo di Beveren, e la band spara i propri pezzi, basati su un potentissimo death metal al massimo della potenza, supportato da una scenografia da fil “horror-splatter”
Una manciata di brani per gli Aborted, prima di scendere dal palco dopo una prestazione convincente ed ecco arrivare il momento degli svedesi Soilwork.

Un breve check da parte dello staff conduce rapidamente all'esibizione dei ragazzi di Helsinborg, il pubblico acclama a gran voce gli artisti, intanto il locale va via via riempirsi sempre di più.
Björn "Speed" Strid ed i suoi entrano in scena con “The Ride Majestic”, primo brano della serata estratto dall'omonimo disco. La formazione svedese risulta in piena sintonia sia al suo interno che col pubblico, con cui interagisce molto spesso durante lo show.
Vedremo un numero di pezzi provenienti da tutta la carriera del gruppo, includendo, “Nerve” inizia a far scatenare a dovere segue la già citata “The Ride Majestic”, anche “Stabbing the Drama”, “Rise Above the Sentiment”, senza dimenticarsi di “The Living Infinite”, e “Bastard Chain”.
La performance scorre tra un headbanging e l'altro e Björn Strid non si risparmia dall'incitare il pubblico al pogo, cosa che accade con successo durante “Two Lives Worth of Reckoning” e “Late for the Kill, Early for the Slaughter”
La serata si conclude con “Stabbing the Drama”, cui seguono i ringraziamenti della band.


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Setlist:

The Ride Majestic
Nerve
Rise Above the Sentiment
Bastard Chain
The Living Infinite I
Two Lives Worth of Reckoning
Late for the Kill, Early for the Slaughter
Stabbing the Drama



Gli addetti ai lavori si adoperano per preparare in fretta la nuova strumentazione, ed ecco che alle 21 esatte, si spengono le luci ed i Sepultura salgono sul palco del Live Music Club sulle note di “I Am The Enemy”, cui seguirono “Phantom Self” e "Choke", generando subito un grande mosh di fronte al palco.
La band carioca rincara la dose proponendo la massiccia “Alethea”.

Il combo brasiliano mostra un grande affiatamento; in particolare citiamo il gigantesco singer di colore Derrick Green, che oltre a vantare una presenza scenica impressionante, si prodiga in una performance vocale di alto livello, forte di una tonalità potente e interpretativa.
Lo spettacolo continua inesorabile ed ecco arrivare un terzetto di brani che fanno esplodere di felicità il pubblico: “Resistant Parasites”, “Refuse/Resist” e l’intramontabile “Arise” eseguite in fila, mentre spetta a “Ratamahatta” e “Roots Bloody Roots” dare il colpo di grazia finale.

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Setlist:

I Am The Enemy
Phantom Self
Choke
Desperate Cry
Alethea
Sworn Oath
Inner Self
Resistant Parasites
Refuse/Resist
Arise
Ratamahatta
Roots Bloody Roots


Ed eccoci giunti all’atto conclusivo di questa serata che vede di ora scena gli headliner Kreator!


La setlist è stata a dir poco distruttiva! novanta minuti di caro buon vecchio Thrash Metal made in Germany, pezzi immortali degli anni d'oro, ben mescolati con le canzoni più recenti tratte dal lungo repertorio della band.


Giochi di luci, fumo che invade il palco da ogni angolo accompagnano l'ingresso sul palco di Mille Petrozza & compagni sulle note di “Choir of the Damned”, mentre “Phobia” dà il via alla serata devastante seguita dalla doppietta “Satan Is Real” e “Gods of Violence” che scatena l’headbanging.
La scaletta prosegue e si arriva ad altri due brani micidiali “Total Death” e soprattutto “Mars Mantra”, intanto il pubblico nelle prime file è ormai incontenibile, non credo di aver mai visto così tanti Crowd surfing in appena cinque canzoni, e come se non bastasse arriva “Phantom Antichrist” bissata dalla bellissima “Fallen Brother”, tratta dall’ultimo lavoro della band
Con un salto temporale di ben dodici anni si giunge a “Enemy of God” cui segue una violentissima “From Flood into Fire”

La band è davvero carica; Petrozza ce la sta mettendo tutta per rendere al meglio e si vede davvero, supportato da un Sami Yli-Sirniö in serata di grazia; e che dire di Christian Giesler e Jürgen Reil 


“Apocalypticon”, “World War Now” e “Extreme Aggression” sono solo alcuni dei brani presenti in questa lunghissima scaletta composta da ben 21 canzoni.

Il pubblico ormai in delirio è partecipe e felice di essere presente, ed ogni brano, dal più vecchio al più recente, è cantato a memoria da chiunque non sia impegnato a pogare.
“Civilization Collapse” è l’ultimo pezzo prima del consueto Encore, che prende il via con “Violent Revolution” pescata dal remotissimo omonimo album datato 2001
Grande è la gioia da parte della venue quando viene annunciata “Flag of Hate”, ed il mosh violento continua sulle note di “Under the Guillotine”, prima che “Pleasure to Kill”, faccia letteralmente esplodere il Live Music Club.

Night of Violence era stata “promessa” è night of Violence è stata!


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Setlist:
Choir of the Damned
Hordes of Chaos
Phobia
Satan Is Real
Gods of Violence
People of the Lie
Total Death
Mars Mantra
Phantom Antichrist
Fallen Brother
Enemy of God
From Flood into Fire
Apocalypticon
World War Now
Hail to the Hordes
Extreme Aggression
Civilization Collapse
Encore:
Violent Revolution
Flag of Hate
Under the Guillotine
Pleasure to Kill

FOTOGALLERY COMPLETA SU FACEBOOK
Report a cura di Fabio De Carlo

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