(26 marzo 2022) NECRODEATH + IV LUNA + ASPHALTATOR + VELCH @ Defrag, Roma

Info

Provincia:RM
Costo:10 euro
Due anni di interruzione forzata, dovuta ovviamente alla pandemia, non hanno impedito ai Necrodeath di salvare questa data romana, soprattutto grazie alla caparbietà sì della band ma anche della Altamira Events che tanto sta facendo in questi mesi per recuperare tutto il tempo - e la cultura - che si è perduto in questi ultimi anni di delirio.
Ed effettivamente, a valutare il riscontro che la spesso arcigna scena romana ha saputo offrire nell'arco delle ultime date presentate nella capitale, pare che il pubblico abbia finalmente quella voglia, quella scintilla in più, di uscire di casa e di affollare una sala concerto piuttosto che un pub, una pizzeria o altro, tra buona musica e voglia di socialità.
Si è perduta last minute solo la presenza dei Southern Drinkstruction per problematiche legate al Covid ma ci rifaremo certamente nell'imminente futuro.
Prima di iniziare lasciatemi segnalare che la serata è dedicata ad Andrea Soldani, "Thuv", purtroppo prematuramente scomparso a luglio 2021 a causa di un bruttissimo incidente: che la terra ti sia lieve.

Il Defrag, sebbene rappresenti un viaggio per il sottoscritto, è ormai una piccola ma confortevole oasi felice, presso cui è semplice parcheggiare, bere un paio di birre a buon prezzo (ma ora sono a dieta) e godersi un'acustica degna di questo nome, e qui i complimenti vanno al comparto tecnico ed all'esperienza dei fonici, sempre all'altezza; mentre altri complimenti vanno all'organizzazione ed alle band, in grado di rispettare la tabella di marcia quasi spaccando il minuto, tant'è vero che arrivo sul posto che i VELCH hanno appena iniziato a suonare...a devastare sarebbe il termine più giusto, grazie al loro black metal minimale e "nostalgico"; nuovo progetto italico nato nel 2020 per volere dell'instancabile Iblis, già attivo con Funeral Oration, Orgg e il suo omonimo gruppo, si presentano con una formazione a tre e col treno Folchitto dietro la batteria, sempre impeccabile e micidiale col suo drumming forsennato. Prova chirurgica dei nostri che propongono estratti dal recente "Inter Sidera Versos" del 2021, ancora non moltissima gente durante i primi brani ma verso il finale della mezz'oretta a loro dedicata il pubblico non solo inizia ad essere consistente ma dimostra di apprezzare oltremodo quella che sarà la proposta più estrema della serata.

Serata peraltro assai eclettica nelle sonorità dato che si passa con disinvoltura da un genere all'altro senza alcuna ripercussione su un audience sempre entusiasta e pronta ad incoraggiare chiunque si presentasse sul palco, ed audience giunta pressochè al massimo consentito quando sono gli ASPHALTATOR a salire sul palco ed innestare la quarta con il loro thrash metal d'assalto.
"World Asphaltation" è uscito ormai da un pezzo, parliamo di cinque anni fa, ma i brani continuano a fare la loro porca e fomentante figura. La lineup è sorprendentemente (almeno per me) in formazione a quattro ma l'impatto della band dei fratelli Livi è il medesimo e trovano spiegazione sia i brani conosciuti come "Progress Is a Crime" sia quelli che troveranno posto nei nuovi capitoli come "Roadrage".
Chiude il manifesto dell'ANAS e del thrash da strada "World Asphaltation", con un Falsone sugli scudi e mattatore sul palco e speriamo presto di ascoltare nuovo entusiasmante materiale.

Non me ne vogliano tutte le altre band, di cui sono un grande estimatore, ma il motivo della mia presenza stasera è fortemente legato a quella dei IV LUNA, band fenomenale che nei primi dieci anni dei 2000 si è cimentata in due album, un EP ed un demo tutti splendidi ma di cui poi si son perse quasi completamente le tracce, tanto da essere assenti dai palchi da ben undici anni; per il sottoscritto possiamo alzare la quota a 47 dato che non avevo mai avuto modo di assistere ad un concerto dei IV Luna sebbene fossimo concittadini; finalmente l'incantesimo è stato rotto e lo si è fatto nel migliore dei modi, ritrovandoli la' dove li avevo lasciati e sono bastate le primissime note di "September 28th,2013", la "quasi" opener del loro ultimo album, il meraviglioso "The Last Day of an Ordinary Life" del 2011, per essere pienamente risucchiati ancora una volta nella magia della musica oscura ed ammaliante della band dei fratelli Chessa, supportata in maniera fantastica dalla sezione ritmica con Alex Giuliani terremotante alla batteria ed un BJ molto più che un bassista, un istrione del palco che ipnotizza un pubblico totalmente appagato da questo ritorno. Tra una immancabile "D'Incanto" ed un brano nuovo che prelude a - finalmente - qualcosa di imminente, si chiude un'esibizione che è valsa la pena attendere così a lungo.

E poi scende in campo la storia.
La storia, il presente ed il futuro.
I NECRODEATH già a metà anni '80 insegnavano a tutta Europa come si suona estremo, figuriamoci oggi con tutta la classe e l'esperienza accumulata negli anni, anni che non solo non scalfiscono minimamente la ferocia della band ligure ma che accrescono ogni volta l'empatia col pubblico grazie ad una precisione ed un coinvolgimento di altissimo livello, anche grazie ad una lineup ormai cementata da anni con gli ultimi inserimenti di GL e Pier Gonella che hanno affiancato un Flegias sempre più dominatore del palco da quasi 25 anni e Peso che, vabbè, è semplicemente uno dei migliori batteristi di sempre.
Semplicemente so cosa aspettarmi da un concerto del genere, i Necrodeath li ho visti diverse volte ed ognuna di queste le aspettative, sempre altissime, sono state non solo ripagate ma oltrepassate.
La setlist è generosa e pesca un po' da tutti i periodi della loro carriera, passando dalle più recenti "Inferno" e "The Triumph of Pain" alla splendida "Flame of Malignance", passando dal periodo di mezzo con "Forever Slaves" in totale disinvoltura e senza la minima discontinuità, con la band in pienissimo controllo della serata e di un pubblico che pende dalle loro labbra. Tra la comparsata del loro vecchio bassista John, per un decennio nella lineup da "Mater of All Evil" fino a "Draculea", e la presentazione per la prima volta della nuova (ed ottima!) "Transformer Treatment", in uscita per Time to Kill Records il prossimo 30 marzo 2022 insieme alla cover di "Come to the Sabbath" dei Mercyful Fate, arriviamo all'esecuzione dei cavalli di battaglia "Choose Your Death" e "Mater Tenebrarum" tratte da "Fragments of Insanity" ed "Into the Macabre", tra i più alti esempi di sempre di questo genere musicale.

Davanti ad un pubblico entusiasta i Necrodeath concludono una serata veramente da applausi per tutti, band, pubblico, organizzazione, location, tecnici.
Avrei voluto soffermarmi di più nel "dopo festival" per salutare a dovere tutti i partecipanti e gli amici un po' perduti di vista negli ultimi due anni ma che da decenni fanno parte di questo splendido e sempre pulsante mondo della musica dal vivo ma l'ora tarda (pure col passaggio a quella legale!) e la sveglia puntuale delle ore 6 mi costringono ad una ritirata anticipata ma con la piena consapevolezza di aver assistito ad una serata in cui la nostra musica, la più bella del mondo, ha vinto ancora una volta.

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Report a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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