Black Metal - Burn, baby, burn!!!

Dopo un periodo di relativa calma, iniziato dopo il suicidio di Dead e coinciso con l’apertura del negozio e dell’etichetta discografica, sia Euronymous che Vikernes si resero conto che era giunto il momento di fare un salto di qualità, di compiere un’azione eclatante che mostrasse a tutti la realtà: il black metal non sarebbe diventato un movimento fine a se stesso, ma avrebbe portato avanti un lucido, spietato, progetto di distruzione.

Kristian Vikernes appare per la prima volta ad un concerto dei Morbid Angel in Oslo. La prima persona con cui entra in contatto è il solito Metalion, impegnato a vendere il nuovo numero del magazine "Slayer", che lo avvicina ad Oystein Aarseth. Vikernes abita a Bergen, a circa sei ore di macchina da Oslo, e nelle sue sempre più frequenti visite al negozio Helvete stringe una forte amicizia con Euronymous, che lo ospita più di una volta nel sotterraneo dello shop. La sua passione per la musica estrema inizia tuttavia parecchio tempo prima: nel 1987, all’età di 14 anni, fonda una sua band (gli Uruk-Hai) e a partire dal 1990 prova più di una volta nei Satanel e negli Old Funeral (insieme a quelli che diventeranno successivamente gli Immortal). Presto scopre la grande superficialità degli altri musicisti, che non vogliono in nessun modo rendere la loro attività più seria e non condividono la sua passione per le armi della seconda guerra mondiale, che ha fin da piccolo. E’ in questo periodo, a metà del 1991, che nasce il progetto Burzum, il cui nome (tratto sempre dalle opere di Tokien) deriva dalla parola norvegese “burz” che significa oscurità, con il plurale atto a rafforzare il contenuto dell’espressione. Il suo rapporto con Euronymous non potrebbe essere più forte; il debutto del suo primo album "Burzum" verrà pubblicato proprio dalla DSP, e Vikernes ha anche la possibilità di suonare il basso proprio nei Mayhem, che all’epoca descrive così:

I nuovi Mayhem sono meglio di qualunque altra cosa! Hellhammer è il miglior batterista ed Euronymous è un genio musicale. Potrebbe andare meglio?


Tuttavia, due personalità così forti all’interno della stessa scena non avrebbero potuto convivere senza problemi a lungo. Euronymous aveva contribuito a creare il black metal, e aveva fornito gli strumenti per farlo crescere ed evolvere. Ma la sua opera si stava fermando qui. Vikernes era arrivato per muoverlo oltre, grazie anche al suo grande carisma e alla sua ostinata determinazione. Nei primi mesi del 1992 la propaganda dei due leader si intensifica in maniera notevole, fino ad arrivare praticamente ad una dichiarazione di guerra:

Morte a tutte le band death metal in tute da ginnastica e con testi sociali, perché non hanno niente a che fare con il death metal. Noi chiamiamo gruppi come i Therion "life metal", perché invece che adorare la morte adorano la vita. Cosa c’entrano questi testi hardcore con una musica malvagia? Questi idioti sono semplicemente saltati sul carro, e sono sicuro che il 90% di queste band "life metal" svedesi suonava heavy o thrash metal prima di sentire i Morbid Angel alla fine degli anni ’80. Le persone che si comportano in questo modo sono un offesa per i principi originari del death metal, e per ciò rappresentano un insulto anche per noi! E nello specifico per i Therion, che sono la peggiore di tutte le band svedesi, abbiamo un messaggio molto interessante. Se osate venire in Norvegia a suonare il vostro "life metal" vi uccideremo. L’intera popolazione black metal della Norvegia sarà là con i coltelli.


E’ lo stesso Euronymous a indicare le band che fanno parte di un misterioso "Black Circle" organizzato intorno all’Helvete: Immortal, Burzum, Darkthrone e Thorns. Questo gruppo, come avrebbero poi raccontato alcuni degli appartenenti, si basava semplicemente sul meccanismo dell’accettazione. Se eri in grado di dimostrare di essere una persona seria e di valore, allora eri dentro.

Dalla dichiarazione di guerra pronunciata poco sopra da Oystein, nascono - direttamente o indirettamente - due tra le prime due azioni concrete del gruppo: nel giugno del 1991 una croce viene bruciata nel giardino della casa di Stian "Occultus" Johansen, reo di aver tradito il "Black Circle". Alcuni sassi vengono lanciati all’interno dell’abitazione, mandando in pezzi le finestre. All’azione partecipano Vikernes e Euronymous, per la prima e ultima volta insieme. Negli ultimi giorni di luglio dello stesso anno, a Upplands Vasby a nord di Stoccolma, le minacce nei confronti dei Therion diventano realtà. La casa del leader Christotter Jonsson viene data alle fiamme, dopo aver cosparso la porta e le finestre di acetone. Sull’ingresso dell’abitazione viene conficcato un coltello con il messaggio: "Il Conte è stato qui e ritornerà". Christotter e la moglie sentono l’odore acre del fumo e riescono a scappare in giardino prima che il fuoco riesca ad arrecare danni. La polizia conduce una prolungata investigazione sull’accaduto, che conduce all’arresto di una ragazza di 18 anni, simpatizzante del Black Circle e successivamente indicata come probabile compagna di Vikernes. Suuvi Mariotta Puurunen, detta Maria, viene rinchiusa per un anno in un ospedale psichiatrico dopo essere stata dichiarata incapace di intendere e di volere, in seguito a deliranti dichiarazioni su Varg Vikernes riportate sul suo diario segreto.
Poco prima di questi due innocui "attentati terroristici", le menti deviate di Vikernes e soci avevano escogitato un metodo più efficace e violento per mostrare la pericolosità della loro realtà. Ma prima di addentrarci in questo interessante capitolo, dobbiamo aprire una piccola parentesi.

La Norvegia al giorno d’oggi ha una Chiesa Protestante di Stato, e anche se ufficialmente dal 1964 è riconosciuta la libertà di culto per tutti i cittadini, nove norvegesi su dieci fanno parte di essa. Ma il Cristianesimo in Norvegia ha iniziato la sua diffusione solo intorno all’anno 1000, dopo una serie di contatti culturali con l’Europa cristiana che comprendevano rotte commerciali e raid vichinghi. Le attività missionarie di educazione e catechizzazione venivano compiute dalla chiesa Anglo-Sassone, ma anche dalla Germania e dalla Danimarca arrivarono parecchie influenze che contribuirono a superare la mitologia nordica tradizionale e la cultura Sami di adorazione della natura che resisteva ancora nel nord del paese. Nel corso dei secoli la visione particolarmente attiva del popolo norvegese nei confronti della religione, ha portato alla formazione di una mentalità cristiana particolarmente conservatrice che rimane ancora oggi, seppur in minore misura. Kristian Vikernes fu uno dei primi a pensare di trasformare il satanismo inteso come odio nei confronti del Cristianesimo, nel recupero delle antiche tradizioni e culture nordiche. Chiaramente il primo semplice pensiero andò alle chiese e si convinse: se i missionari dal 1000 in avanti hanno costruito chiese sui nostri terreni sacri, piantando croci sui nostri altari, noi queste chiese le raderemo al suolo per ritornare alle nostre origini. La prima vittima fu la stavkirke di Fantoft.

Ho avuto la fortuna di vedere dal vivo questa meravigliosa chiesa, e non posso fare a meno di esprimere un parere del tutto personale. Se dal punto di vista ideologico per i membri del Black Circle radere al suolo una chiesa non rappresentava nulla di negativo, sarebbe stato forse meglio trovare qualche metodo più intelligente per combattere il Cristianesimo. Solo Hellhammer all’epoca ebbe il coraggio di ribellarsi: Fantoft è un capolavoro, un’opera d’arte di valore inestimabile che merita il rispetto e la protezione di tutti i norvegesi, indipendentemente da quello che rappresenta al suo interno. Tra l’altro la chiesa viene utilizzata solo come monumento storico, ed appartiene in via privata a una famiglia che ne cura la manutenzione.

La chiesa di Fantoft si trova nell’omonimo quartiere a nord di Bergen. Per raggiungerla è necessario salire la collina verso le ultime case e prendere una stradina sterrata che si addentra nel bosco. La fitta vegetazione, e la posizione un po’ incassata la nascondono agli occhi dei visitatori fino all’ultimo momento, e questo ne fa una preda particolarmente appetitosa per chi abbia intenzioni minacciose nei suoi confronti. Non appena la costruzione appare, nella radura dov’è stata trasportata nel 1883 dal Sognefjord, sentimenti di ammirazione e stupore sono i primi a colpire chi sta ad osservare. La parte esterna è curatissima, e dalla forma particolarmente originale, quasi come una pagoda orientale. L’interno è finemente lavorato, a partire dalle panche alle colonne intagliate. Ma la sua particolarità è che, insieme con una trentina di altre stave churches sparse per la Norvegia, è l’unica chiesa del mondo costruita interamente in legno. Purtroppo oggi non possiamo più respirare all’interno il forte odore delle antiche travi, ma l’impatto visivo è comunque straordinario.

Alle ore 6 del 6 Giugno 1992 qualcuno (probabilmente lo stesso Vikernes) diede alle fiamme la chiesa, radendola al suolo. I piromani avrebbero voluto uccidere e sacrificare uno dei tanti studenti che popolano il quartiere di Fantoft e spesso vengono sorpresi a passeggiare in quelle zone poco battute. Ma quella mattina nessuno studente passò vicino alla chiesa, e così decisero di ripiegare su un coniglio che venne decapitato e abbandonato davanti alle macerie. La data per l’operazione non venne scelta a caso: 1200 anni esatti erano passati esattamente quel giorno dal primo raid vichingo della storia (anche se in molti affermano che in realtà fosse l’8 di Giugno). Un monaco aveva sognato che il suo monastero andava a fuoco, e pochi giorni dopo una dozzina di guerrieri su una nave con la prua a forma di drago lo avevano distrutto veramente, lasciando solamente un sopravvissuto che scrisse le seguenti parole:

Lo stesso anno arrivarono dal nord i barbari, con una flotta di navi. Erano come vespe inferocite, e si spargevano in tutte le direzioni come lupi orribili; distruggendo, rubando e uccidendo non solo animali, ma anche preti e vescovi. Arrivarono alla chiesa di Lindisfarne, ammazzarono qualsiasi cosa vivente, sradicarono l’altare e rubarono il tesoro della sacra chiesa.


Come commemorazione non poteva essere scelta azione migliore che radere al suolo la chiesa dell’invasore cristiano, nel ricordo dei tempi in cui le orde vichinghe dalla Scandinavia terrorizzavano l’Europa cercando di sottrarsi al controllo del re Harald. Le macerie di Fantoft vennero fotografate e finirono irrise anche sulla copertina di "Aske", seconda fatica musicale del progetto Burzum, che venne venduto con un accendino in corredo alle prime 500 copie numerate. La chiesa è stata ricostruita dalla famiglia proprietaria nel 1997, con un progetto identico all’originale che l’ha riportata all’antico splendore, nonostante si noti senza troppa fatica l’eccessiva modernità e perfezione dei materiali che non riuscirà mai a trasmettere le odorose e polverose sensazioni dell’originale.

Il primo giorno di Agosto viene condannata alla stessa fine la chiesa Revheim di Stavanger, nel sud-ovest del paese; il 21 di Agosto è il turno della cappella di Holmenkollen ad Oslo; il primo di Settembre va a fuoco la chiesa di Ormoya, sempre ad Oslo; il 13 Settembre si torna a Bergen con la chiesa di legno di Skjold; il 3 Ottobre tocca a Hauketo, piccola comunità di Oslo; il 23 Dicembre è l’Asane kirke ad essere rasa al suolo; infine il 25 Dicembre si conclude il tour dei fuochi 1992 con Sarpsborg, insieme a Fantoft forse il rogo tristemente più famoso, perché nel tentativo di spegnere le fiamme perse la vita un pompiere norvegese, la cui responsabilità dell’orribile fine venne poi imputata agli esponenti del Black Circle durante i successivi processi.

Ovviamente abbiamo riportato solo gli incendi più famosi, anche se gli enti ufficiali preposti al conto dei danni per l’incredibile ondata di violenza riportarono almeno una ventina di casi connessi al Black Circle, per un totale di seicento milioni di corone (circa ottanta milioni di euro) di spese per la ricostruzione. Oggi sappiamo chi prese parte alle operazioni: principalmente Varg Vikernes, Bard Faust e Samoth degli Emperor, ma anche emuli che cercavano di costruirsi uno spazio personale all’interno della scena conquistando l’approvazione di chi si era già affermato. Solamente il rogo di Sarpsborg fu organizzato da un gruppo indipendente di satanisti, profondamente dediti al consumo di droghe e alla lettura degli scritti di Anton La Vey. Tutti e tre, chi più chi meno, scontano o hanno scontato pesanti condanne per la gravità delle loro azioni, e in molti processi la responsabilità di ripagare la costruzione delle chiese distrutte è stata fatta pesare sulla loro pena.

Numerosi altri giovani furono condannati in connessione con un numero variabile di incendi (circa altri 20) di chiese, ispirati alle vicende di Vikernes e soci. La Norvegia scoprì la faccia più drammatica della sua viziata e annoiata gioventù, fino ad arrivare quasi all’assurdo con l’arresto di alcuni ragazzi di 14 anni! Le comunità cristiane risposero in modo netto e deciso all’aggressione di questi satanisti ancora senza barba, arrivando addirittura a presidiare le chiese giorno e notte con l’aiuto della polizia e con risultati decisamente variabili, visto che le costruzioni venivano sistematicamente aggredite non appena la sorveglianza si dimostrava un attimo meno attenta. Non tutti furono così costanti come il 67enne Victor Anderson, prete della congregazione Trinity in Oslo, che si armò di ascia e vegliò pazientemente per mesi nella sacrestia della chiesa controllando che non ci fossero intrusioni.

Ora il black metal iniziava a fare veramente paura.
Capitolo a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi